Economia

Autunno nero per le famiglie italiane. Stangata da quasi 3.000 euro

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Dopo un’estate contrassegnata dai rincari, la stangata per i consumatori è destinata a proseguire anche in autunno. L’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha stimato che con l’arrivo dell’autunno le famiglie dovranno far fronte ad una stangata pari a 2.924 euro. Un importo più alto di 252,92 euro rispetto all’autunno 2022, quando era già iniziata l’ondata dei rincari.

Diversa, invece, è la previsione di Assoutenti, che ha preso in esame cinque voci di spesa ed ha stimato un maggior esborso di 1.600 euro per le famiglie. Ma vediamo un po’ nel dettaglio dove sono previsti gli aumenti a partire dal prossimo autunno.

La stangata d’autunno

Le famiglie devono mettere in conto una vera e propria stangata dal prossimo autunno. Ad aiutarci a capire dove saranno i maggiori aumenti ci hanno pensato Assoutenti e Federconsumatori, anche se hanno fatto delle analisi diverse.

Stando alle stime effettuate da Assoutenti, i prodotti alimentari, nel loro insieme costano il 10,7% in più rispetto al 2022. Il trend, nel caso si dovesse confermare nel corso dei prossimi mesi, porterebbe le famiglie a spendere per cibi e bevande – nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2023 – 205 euro in più. Tra i prodotti che segneranno i maggiori aumenti ci sono l’olio di oliva e prodotti che sono conservazione, come ad esempio il tonno. Cresce anche il costo della birra e dei prodotti fatti con il grano di importazione e i prodotti per l’infanzia.

Sono previsti degli aumenti – sempre secondo Assoutenti – per quanti decidono di mangiare nei ristoranti e consumare nei bar: nel corso dei prossimi quattro mesi le famiglie devono mettere in conto un aggravio di 28 euro.

Spostarsi in auto

Stangata prevista anche per quanti hanno necessità di spostarsi in auto. Nel caso in cui i listini alla pompa dovessero mantenersi ai livelli attuali, le famiglie che dovessero effettuare due pieni al mese dovrebbero mettere in conto, secondo Assoutenti, una spesa maggiore di 103 euro nell’arco dell’ultimo quadrimestre, rispetto agli ultimi quattro mesi del 2022.

Ma non solo. Le famiglie dovranno fare i conti anche con i rincari delle assicurazioni. Aiped, l’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni, ha segnalato alcuni aumenti dei costi delle Rc auto, che costano mediamente il 3,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2022. La tariffa media della polizza, a questo punto, arriva a 374 euro.

La stangata sui mutui

Purtroppo i rialzi dei tassi della Bce potrebbero non essere finiti. Andando ad ipotizzare un ritocco dello 0,25% nel corso delle prossime riunioni, Assoutenti ha previsto che la spesa per le rate mensili – sempre nel periodo compreso tra settembre e dicembre 2023 – possano aumentare complessivamente di 1.170 euro rispetto al 2022. L’Euribor a 3 mesi nelle ultime settimane ha rallentato la sua salita, ma da qui alla fine dell’anno continuerà a crescere raggiungendo il picco tra novembre e dicembre.

Il caro energia e la scuola

Il mercato del gas tende al rialzo. Il governo ha rinnovato gli aiuti contro il caro energia per il terzo trimestre dell’anno: il quarto trimestre, però, al momento è scoperto. Questo potrebbe significare che da fine settembre gli aumenti di luce e gas potrebbero pesare di più nelle tasche degli Italiani.

Secondo Assoutenti un’altra stangata arriverà dalla scuola: i prodotti di cartoleria hanno registrato un incremento medio pari al 9,2% su base annua. A pesare su questi prodotti sono i rincari delle materie prime e i maggiori costi di produzione. Le famiglie che devono acquistare da zero tutto il corredo per il figlio che va a scuola devono mettere in cantiere di spendere 50 euro in più rispetto al 2022. A questa spesa si deve aggiungere il rincaro dei libri di testo, che arrivano a costare 45 euro in più. Per i manuali delle scuole medie si registra un incremento dell’8% dei prezzi medi di copertina, che sono stati imposti dagli editori. Per alcuni titoli gli aumenti hanno sfiorato il 12%.

Le stime di Federconsumatori

La stangata per le famiglie è stata confermata anche da Federconsumatori, che ha sottolineato che dovrà essere messo in conto una stangata pari a 2.924,70 euro, ben 252,92 euro in più rispetto all’autunno 2022.

Ma quali sono le voci di spesa che vanno a pesare di più sulle famiglie. Secondo Federconsumatori sono le seguenti:

  • scuola (libri, dizionari, parte del corredo): 906,59 euro;
  • esami/visite mediche: 274,00 euro;
  • bollette di acqua, luce, gas e telefonia: 1.144,11 euro;
  • tari (seconda rata): 171,00 euro;
  • riscaldamento (prima rata): 429,00 euro.

Complessivamente stiamo parlando di una stangata pari a 2.924,70 euro. A cui devono essere aggiunte le spese per la benzina, pari a 586,20 euro, e per l’alimentazione, che ammontano a 1.594,00 euro.