ROMA (WSI) – L’Istituto centrale Banche Popolari non ha fatto in tempo a sancire l’inizio delle trattative per i servizi alle Popolari, che le prime sirene hanno iniziato a cantare.
Azimut si è detta interessata a prendere parte al percorso di consolidamento del settore. Tradotto: sono pronti a fare a affari e diventare partner di qualche banca popolare. In 11 diventeranno spa per effetto di un decreto di riforma dell’industria.
“Potrei fare accordi importanti con banche popolari partecipando al risiko con l’acquisto di quote. Che prenderei però con l’idea di diventare l’asset manager di riferimento del gruppo bancario che si andrà a costituire”, ha detto in un’intervista a La Stampa l’AD Pietro Giuliani.
Per Azimut tuttavia Giuliani non vede un futuro da banca d’affari solo per certi aspetti. “Oggi c’è uno spazio vuoto tra le grandi merchant internazionali, che curano solo le grandi operazioni, e le piccole e medie imprese italiane che non segue nessuno se non le banche locali. Voglio aiutare il sistema a collegare risparmiatori e aziende”.
Giuliani ha garantito che il gruppo del risparmi gestito diventerà una multinazionale con un’influenza in 12 paesi, tra cui Cile, Perù e Colombia. “Il 15% delle masse arriverà dall’estero”, ha detto il top manager.
Fondata nel 1988, Azimut è oggi la più grande realtà finanziaria indipendente del mercato italiano.
Fonte: La Stampa
(DaC)