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Azionario Asia ancora giù. Raggiunti nuovi minimi

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Bangkok – listini asiatici ancora in calo, con gli investitori che continuano a guardare l’evolversi della situazione in Europa. La mancanza di notizie positive porta ad estendere i sell sugli asset rischiosi, verso una continua ricerca di asset rifugio. Sembra sempre più difficile che la Grecia riesca ad evitare il default e la moneta unica continua a perdere terreno. Eurodollaro a $1,3205.

Pesa sui mercati la decisione di Goldman Sachs di tagliare le stime sulla crescita economica mondiale. La banca ha inoltre predetto una recessione in Germania e Francia.

A guidare i cali in Asia sono gli esportatori, dopo che i produttori di auto hanno registrato vendite inferiori alle stime in Nord America, e nelle attese che i dati di oggi dagli Stati Uniti mostrino che gli ordinativi industriali sono in una fase di stallo.

Tra i principali, il listino peggiore della regione è il Kospi della Corea del Sud, sconta i sell anche della giornata di ieri, visto che era rimasto chiuso per le festività. Il calo è anche significativo della forte esposizione all’estero del mercato sudcoreano.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans della regione in calo dell’1,6%. Nikkei (-1,05% in chiusura), Seul (-3,75%), Sydney (-0,64%), Hong Kong (-0,6%), Singapore (-1,48%). La Borsa di Shanghai rimarrà chiusa per il resto della settimana.

Tra le commodities ancora in calo gli energetici e i metalli industriali, in rialzo i preziosi: Wti ($77,05, -0,72%), Brent ($101,43, -0,28%), oro ($1.673,0, +0,92%), argento ($31,10, +0,99%), rame ($3,122, -0,9%).

Nel valutario, la moneta unica tenta un timido rialzo contro il biglietto verde, mantenendosi comunque sotto $1,32. Eurodollaro a $1,3205 (+0,18%), euro contro lo yen giapponese a ¥101,16 (+0,23%), contro il franco svizzero a CHF 1,2147 (+0,07%), contro la sterlina inglese a GBP 0,8544 (+0,06%). Dollaro/yen a ¥76,60 (+0,05%).

Futures sull’indice S&P500 in leggero rialzo, di 6,75 punti (+0,62%) a 1.093,0. In ripresa di 3pb i rendimenti dei Treasury a 10 anni, all’1,783%.

“Gli investitori sono concentrati sulla crisi del debito in Europa, sulle banche europee, e sono preoccupati su ciò che alla fine potrebbe accadere alla Grecia, per non parlare dei possibili effetti contagio su Spagna e Italia. Al momento questo soppianta ogni altra notizia”, ha detto a Bloomberg Russ Koesterich, a capo della strategia di investimento per IShares di BlackRock Inc. “Il mercato non sembra destinato a raggiungere il fondo (e dunque tornare in ripresa) fino a quando non avremo qualche notizia positiva dall’Europa.

“Sia il sentiment che i mercati finanziari sono in un punto di rottura, con gli investitori che si chiedono se l’outlook di breve termine veda una ripresa simile a quella del 2010 o una spirale negativa come nel 2008”, si legge nella nota di Barclays Capital ai clienti.