Bangkok – Listini asiatici in calo, dopo la decisione delle società di rating Standard & Poor’s di tagliare il giudizio sull’Italia e portarlo ad A/A-1, con outlook negativo. Aumentano dunque i timori sul rischio contagio derivante da un possibile default della Grecia, default che rischierebbe di trascinare l’intero sistema finanziario globale in una nuova grande crisi bancaria. In calo l’eurodollaro a $1,3613.
Il focus in Europa è ancora sulla Grecia, dopo che nella giornata di ieri le autorità internazionali hanno suggerito di ridurre drasticamente il settore pubblico, per evitare di arrivare a corto di fondi entro le prossime settimane. In giornata riprenderanno i colloqui telefonici tra il ministro delle Finanze greco, Evangelos Venizelos, l’Unione europea e il Fondo Monetario Internazionale.
Il ministero di Atene ha fatto sapere che i negoziati erano prossimi a raggiungere l’ok, per ricevere la nuova tranche di aiuti da €8 miliardi, necessaria per pagare pensioni e stipendi il prossimo mese.
Attenzione sul fronte degli Stati Uniti al meeting di due giorni della Fed, che inizierà in giornata, dove si parlerà di possibili interventi per stimolare la ripresa dell’economia americana.
In rosso l’indice Nikkei della borsa di Tokyo, ieri chiuso per le festività , recupera i cali registrati lunedì dagli altri indici. L’indice MSCI si trova in una fase orso (definita con un calo uguale o superiore al 20%), visto che si trova sotto del 22,3% rispetto ai valori di aprile.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans della regione in calo dell’1,25%. Nikkei (-1,61% in chiusura), Seul (+0,76%), Sydney (-0,91%), Hong Kong (-0,24%), Shanghai (+0,58%), Singapore (+0,25%).
In ribasso le principali commodities: Wti ($85,60, -0,12%), Brent ($109,1, -0,04%), oro ($1.776, -0,16%), argento ($39,325, +0,41%), rame ($3,778, -0,12%).
Nel valutario, la decisione di S&P di tagliare il rating dell’Italia porta l’euro a perdere oltre cinquanta centesimi di dollaro. Moneta unica contro il biglietto verde a $1,3613 (-0,44%), contro lo yen giapponese a ¥104,13 (-0,53%), contro il franco svizzero a CHF 1,2059 (-0,03%), contro la sterlina inglese a GBP 0,8681 (-0,36%). Dollaro/yen a ¥76,5 (-0,08%).
In calo i futures sull’indice S&P500, di 8,25 punti (-0,69%) a 1.189,5 punti. Sotto di 1pb anche i rendimenti dei Treasury a 10 anni, all’1,937%.
“Il downgrade dell’Italia non farà altro che aumentare i timori sull’evolversi del problema debito in Europa, e in particolare sul fatto che si possa estendere dalla Grecia a Italia e Spagna”, ha detto a Bloomberg Belinda Allen, analista senior per Colonial First State Global Asset Management. “Il focus continuerà a rimanere sulla Grecia e se avrà abbastanza liquidità per sopravvivere. Non c’è alcuna soluzione facile”.
“(Il downgrade) non fa altro che aumentare il rischio di contagio dalla Grecia, e questo continua a spingere verso assets più sicuri”, ha detto a Reuters Stephen Roberts, economista senior per Nomura a Sydney, riferendosi anche al forte deprezzamento del dollaro australiano.