ROMA(WSI) – L’economia del Giappone e soprattutto l’inflazione non staranno rispondendo bene agli stimoli straordinari di politica monetaria espansiva della Bank of Japan. Ben diverso è invece il caso del mercato dei titoli di stato che oggi, in risposta all’era dei tassi negativi introdotta a fine gennaio dalla banca centrale, ha visto i rendimenti decennali crollare sotto lo zero per la prima volta nella storia.
Prima che, con una mossa che ha generato non poco choc sui mercati azionari globali, la Bank of Japan facesse il grande annuncio, i tassi sui Bond decennali giapponesi emessi dallo Stato erano allo 0,22%.
Il grafico mostra il trend al ribasso dei rendimenti.
Quella di oggi è stata una seduta all’insegna del caos totale per i mercati giapponesi.
La Borsa di Tokyo è crollata, con l’indice di riferimento Nikkei 225 che ha chiuso un tonfo -5,40% a 16.085,44 punti, in ribasso per cinque delle sei precedenti sessioni. Si è trattato del calo più forte sofferto in una seduta in tre anni, alimentato dai timori sull’arrivo di una recessione globale.
Ma il verdetto è ancora più spaventoso se si considera che da quando la Bank of Japan ha inaugurato l’era dei tassi negativi, l’azionario giapponese è stato bersagliato da vendite continue sulle banche, che hanno perso -25% circa. (e sono in flessione -32%) dall’inizio del 2016. E non per niente oggi i titoli bancari hanno segnato nuove perdite. Mitsubishi UFJ Financial Group -8,7%, Sumitomo Mitsui Financial Group è crollata -9%.
Di seguito il grafico che mostra il trend dei tassi decennali dei Bond giapponesi dal 1955. Da segnalare che, se i tassi con scadenza a 10 anni sono diventati negativi nella giornata di oggi, i rendimenti dei bond con scadenza a cinque anni hanno testato un nuovo record negativo, crollando a -0,205%.
Così, commentando la performance dei mercati asiatici, ha detto Chris Weston, analista di IG:
“Stiamo assistendo a una enorme domanda di strumenti di portafoglio che proteggano (dal rischio di default) in tutte le classi di asset e non c’è ora nessun elemento che ci porti a pensare che le cose cambieranno subito”.
Kaneo Ogino, direttore della divisione di ricerca sul forex di Global-Info a Tokyo, ha parlato poi apertamente di una “situazione di panico” che ha colpito i mercati asiatici nella giornata di oggi.
Le borse di Shanghai e Taiwan rimarranno chiuse per l’intera settimana, in occasione del Capodanno Lunare, mentre i mercati di Hong Kong, Singapore, Corea del Sud, Malesia e Vietnam riapriranno domani, dopo la pausa di oggi.
Sul mercato dei cambi, lo yen si è rafforzato, con la conseguenza che il rapporto dollaro/yen è sceso fino a JPY 114,73, al minimo da novembre del 2014.