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Azionario Asia poco variato. Dubbi e timori sulla Ue

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Bangkok – Listini asiatici in leggero calo, con la cancellazione del meeting dei ministri delle Finanze Ue che aumenta i timori sui risultati che potrebbero essere raggiunti in giornata. Sempre più investitori dubitano che verranno annunciati piani chiari e credibili per frenare la crisi che si è delineata nella regione. Euro a $1,3904.

Si tratta del quattordicesimo incontro in ventuno mesi. Si parlerà di come ridurre il peso del debito per la Grecia, della ricapitalizzazione delle banche e del rafforzamento del fondo salva-stati, in un’arma più potente per contenere la crisi.

Ma c’è ancora tanta incertezza e divisione, questo spinge gli investitori alla continua ricerca di asset rifugio, come oro e yen giapponese. Il metallo giallo torna infatti oltre la soglia di $1.700 e nella mattinata asiatica continua a salire. In calo di 1,5 punti base i rendimenti dei titoli giapponesi a 10 anni.

Il Premier cinese Wen Jiabao ha ricordato che la politica economica della seconda più grande economia al mondo verrà adattata alla situazione dei mercati, mentre il ministro dell’Industria ha aggiunto che sono in fase di studio delle misure a favore per le Pmi (piccole e medie imprese), con il rallentamento economico globale che mina le esportazioni.

Giù il dollaro australiano dopo che i dati sulla crescita dei prezzi nel paese hanno aperto la strada a un possibile taglio del costo del denaro, per stimolare l’economia in un momento difficile per l’intera economia globale. L’Australia ha mantenuto i tassi di interesse ai livelli più alti tra i paesi industrializzati da oltre un anno.

Asia: indice Dow Jones Asian Titans della regione in calo dello 0,45%. Nikkei (-0,16% in chiusura), Seul (+0,30%), Sydney (+0,35%), Hong Kong (+0,30%), Shanghai (+1,43%).

Su le principali commodities: Wti ($93,44, +0,29%), Brent ($111,33, +0,37%), oro ($1.711,6, +0,66%), argento ($33,105, +0,16%), rame ($3,5075, +2,54%).

Nel valutario, moneta unica in leggero rialzo sul biglietto verde. Euro contro il dollaro a $1,3904 (-0,02%), contro lo yen giapponese a ¥105,64 (-0,15%), contro il franco svizzero a CHF 1,2215 (+0,03%), contro la sterlina a GBP 0,8677 (-0,15%). Dollaro/yen a ¥75,98 (-0,12%).

Futures sull’indice S&P500 in rialzo di 3,75 punti (+0,31%) a 1.228,25. Rendimenti dei Treasury a 10 anni su di 2pb al 2,126%.

“L’Europa continua ad essere l’unica grande causa di incertezza per i mercati”, ha detto a Bloomberg Stephen Wood, capo strategista di mercato per Russell Investments a New York. “Non è positivo il fatto che al momento siamo nelle mani di politici”.

“Nonostante i recenti rialzi il sentiment è rimasto avverso al rischio, con gli investitori che ora guardano se i leaders europei saranno davvero capaci di fornire soluzioni concrete al problema della regione”, ha detto a Reuters Hirokazu Yuihama, strategista senior per Daiwa Capital Markets. “Fino a quando gli investitori non saranno convinti che il problema non avrà effetti contagio, non torneranno a pieno nei mercati. Quest’incertezza spinge a prendere profitti dalla ripresa da settembre”.