Bangkok – Listini asiatici tornano in leggero rialzo, dopo un nuovo sondaggio in Grecia che mostra un crescente consenso verso misure di austerità per poter ricevere aiuti finanziari. Migliora l’appetito per il rischio e si placano i timori su un’uscita disordinata del paese dall’Eurozona. Euro a $1,2599.
Il partito greco Nuova Democrazia, a favore degli aiuti internazionali, raggiunge il primo posto di tutti e 6 i sondaggi pubblicati in questo fine settimana. Il paese continua i preparativi per le elezioni generali di inizio giugno.
Migliora dunque l’appetito per il rischio in attesa degli esiti che indicheranno se la strada futura della Grecia sarà con l’euro o senza l’euro. Intanto l’indice MSCI Asia Pacific Index sembra ormai in dirittura di perdere oltre -10% in maggio, la variazione mensile più forte dall’ottobre 2008.
I dati economici in arrivo dalla Cina continuano a registrare un rallentamento della crescita e i mercati continuano a prezzare la possibile uscita di Atene dall’Eurozona e gli effetti negativi che tale evento avrebbe per il sistema economico e finanziario globale.
Negli ultimi 6 mesi la moneta unica ha perso -4,7%, tra i paesi industrializzati la peggiore delle 10 divise più importanti a livello globale. Per contro, il dollaro ha registrato +1,7%, mentre lo yen +0,5%.
Intanto gli hedge fund avrebbero aumentato le puntate per un deprezzamento dell’euro contro il dollaro. In merito, gli investitori tengono sotto d’occhio il dato in arrivo mercoledì, sulla fiducia dei consumatori. Le attese sono per -19,3 in maggio, poco variato rispetto al precedente -19,9.
Dalle minute del meeting di politica monetaria del 27 aprile si apprende che la Bank of Japan ha tutte le intenzioni di continuare a introdurre misure monetarie espansive per supportare la crescita del Giappone.
Leggera ripresa per il Nikkei di Tokyo, dopo otto settimane di fila in calo. L’indice si trova al momento appena sotto quota 8.600 punti.
Asia: indice Dow Jones Asian Titans in rialzo (+1,02%). Nikkei (+0,15%), Sydney (+0,95%), Hong Kong (+0,52%), Shanghai (+0,33%), Singapore (+0,73%).
Commodities: Wti ($91,70, +0,92%), Brent ($107,53, +0,66%), oro ($1.578,70, +0,62%), argento ($28,66, +0,97%), rame ($3,49, +1,22%).
Valutario: Euro contro il dollaro a $1,2599 (+0,26%), contro lo yen giapponese a ¥100,01 (-0,10%), contro il franco svizzero a CHF 1,2019 (+0,01%), contro la sterlina a GBP 0,8020 (+0,05%). Dollaro/yen a ¥79,37 (-0,36%).
Futures sull’indice S&P500 in rialzo di 12,25 punti (+0,93%) a 1.327,25. Rendimenti dei Treasury a 10 anni all’1,738%.
“Non ci sarà alcuna uscita della Grecia dall’euro”, ha detto a Bloomberg Binay Chandgothia, portfolio manager a Hong Kong per Principal Global Investors. “Se introdurranno misure strutturali proattive, le cose miglioreranno e torneranno alla normalità nel lungo periodo”.