Mercati

Azionario: fase ribassista in attesa della riunione della Fed

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LEGNANO (WSI) – Forti prese di profitto sui mercati durante una giornata priva di pubblicazioni macroeconomiche importanti, con le borse in importante ripiegamento e che hanno confermato le divergenze di breve periodo che ieri abbiamo curato attentamente, consigliando di non sottovalutarle, con il dollaro venduto contro tutto e dunque non acquistato come all’interno delle fasi di risk off che abbiamo vissuto nel passato e con yen e franco svizzero in rafforzamento.

Forte exploit del petrolio, con l’oro inchiodato tra 1,215.00 e 1,225.00.

Continuano le pressioni sul dollaro australiano

Dopo la pubblicazione di un dato sul Pil inferiore alle aspettative (che si attestavano a +2.6%) ed inferiore alla rilevazione precedente, rivista a ribasso al 2.4%, con la comunicazione di un prodotto interno lordo che su base annuale è cresciuto del 2.3% gli investitori non si sono attardati nel vendere il dollaro australiano, che si è riportato velocemente sui minimi abbandonati ieri sulla divergenza rialzista che abbiamo individuato e che tra poco andremo a commentare. Rimaniamo dunque in posizione di debolezza relativa per la divisa australiana che su un time frame giornaliero sta puntando al livelli di minimo inferiori, senza mostrare per ora divergenze importanti.

La discesa delle borse: movimento strutturale?

Le borse ieri hanno mostrato delle discese importanti giustificate dalla maggior parte degli analisti come conseguenze della paura di poter assistere ad un tapering anticipato da parte della Federal Reserve. Non corretto, a nostro parere. Si tratta, sempre secondo la nostra idea, di prese di profitto che si sono espanse a tutto il globo, con anche le borse europee in forte vendita ed un dollaro americano che non è andato a rafforzarsi in qualità di valuta rifugio, ma che è stato venduto in maniera importante contro lo yen (che si trova sui minimi di periodo e che quindi giustifica movimenti tecnici di realizzo dei guadagni di chi è riuscito a prendere la rottura rialzista del triangolo daily), contro il dollaro australiano, anch’esso su punti di minimo e che quindi giustificava movimenti correttivi su divergenze viste ieri anche su questa coppia valutaria, sul petrolio che ha abbandonato l’impostazione ribassista che stavamo seguendo su un time frame daily, sull’euro e sulla sterlina andando a riportarsi su livelli di minimi relativi.

Il cosiddetto tapering, che potrebbe avvenire a detta di molti tra il 17 ed il 18 dicembre, è probabile che continui ad essere rimandato ma, operativamente parlando, non dobbiamo escludere la possibilità di approfondimenti ribassisti che potrebbero far continuare le prese di profitto di breve periodo. Questo è possibile nel momento in cui i dati pubblicati vadano a mostrare miglioramenti sostanziali (non importa il campo, anche se la fiducia ed il mercato del lavoro risultano essere i canali principali da seguire), il che ci fa capire come ci troviamo di fronte ad un paradosso di finanza drogata. Ma questa è un’altra storia.

QUADRO TECNICO

EurUsd: l’area di resistenza valutata ieri tra 1.3560 e 1.3575 ha tenuto durante la mattina senza tuttavia riportare i prezzi verso il basso, con 1.3585 che una volta superato ha dato la possibilità di vedersi realizzata la strategia difensiva impostata che prevedeva dei giri long delle posizioni per il superamento di area 1.3600 con a1.325 ultimo baluardo di resistenza. Ci troviamo ora in correzione dai massimi relativi con i prezzi che si stanno muovendo all’interno di un canale ribassista orario che unitamente ai punti statici precedenti restituisce in area 1.3560 dei potenziali supporti. Se il mercato dovesse scendere sotto area 1.3540 potrebbe essere il caso di pensare a potenziali discese verso 1.3525, mentre per assistere a risalite importanti crediamo che occorra superare il livello di 1.3590, che potrebbe dare il la a nuovi tentativi di raggiungimento di area 1.3625.

UsdJpy: ottima la divergenza ribassista che è andata a formarsi su un time frame orario ieri mattina. Dopo il raggiungimento dei primi supporti a 103.10 abbiamo assistito alla rottura che ha dapprima raggiunto area 102.85, per poi vedere estensioni verso i successivi target impostati a 102.50 e 102.10, con quest’ultimo addirittura superato in serata, prima di assistere ad una lieve ripartenza. Siamo ora all’interno di un canale rialzista orario, con i prezzi che tra 102.85 e 103.00 potrebbero trovare delle buone resistenza sulle quali pensare a posizionamenti short intraday, per assistere a ritorni verso 102.50 che potrebbe rappresentare un buon livello di supporto che soltanto se superato di una trentina di punti potrebbe lasciare spazio a discese importanti. Possibile seguire il mercato in estensione oltre il primo supporto, in caso di posizionamenti short, attendendosi una frenata nei dintorni di un qualsiasi punto all’interno di questo range da 30 punti. Dovessimo assistere a rotture rialziste di area 103.15 è possibile valutare estensioni verso ed oltre i massimi relativi, con i massimi precedenti a fare da potenziali target.

EurJpy: pur trovandoci in lateralità visibile su un grafico orario il mercato ieri ha fornito degli spunti operativi, con il superamento di area 139.65 che ha portato effettivamente ad accelerazioni verso 139.40 che, una volta superato, ha lasciato spazio fino a raggiungere e superare il target ipotizzato intorno a 139 figura. Siamo ora ancora all’interno del range considerato negli ultimi giorni e non vediamo grandissime possibilità perative, data la confusione dei livelli tecnici. Spostandoci su un grafico a 4 ore però, notiamo come la media a 21 stia tenendo in maniera buona, il che ci fa pensare a potenziali tentativi di risalita dell’euro, che fino a quando non scenderà sotto l’area rappresentata da 138.65 non sarà da considerare, a nostro modo di vedere, short.

GbpUsd: buoni i supporti visti ieri sulla sterlina, con il mercato che ah raggiunto i primi livelli di 1.6415 e che una volta superati si è riportato sui massimi precedenti. Siamo, come sull’euro, in correzione e curiamo l’area passante tra 1.6360 e 1.6340 come potenziale supporto sul quale valutare eventuali acquisti di pound, con l’idea che sotto 1.6325 il mercato possa tentare degli approfondimenti verso figura, che potrebbe non rappresentare un’area tanto critica e che potrebbe lasciare spazio verso 1.62 ¾. In caso di tenuta dei supporti crediamo che possa essere possibile ripartire verso 1.6400, con 1.6415 che come ieri potrebbe portare a tentativi di ripresa dei massimi.

AudUsd: ottima anche la divergenza rialzista individuata ieri mattina, che ha portato al raggiungimento ed al superamento dell’area compresa tra 0.9090 e 0.9115 che una volta superata ha portato al raggiungimento dei target successivi posti a 0.9130 e 0.9165. Siamo ora ancora sotto pressione dopo i dati della notte, con il mercato che sta tentando proprio nel momento in cui scriviamo delle rotture ribassiste che potrebbero approfondire verso figura. In questo caso, sarà d’uopo valutare una rottura di almeno 25 punti prima di pensare ad ulteriori approfondimenti a ribasso. Una risalita sopra 0.9060 si rende necessaria per valutare dei giri a rialzo del mercato, che potrebbero divenire più probabili in caso di superamento dell’area che termina a 0.9080.

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