MILANO (WSI) – Ormai il dado sarebbe stato già tratto e i mercati hanno probabilmente già digerito da tempo la possibilità , sempre più concreta, di un rialzo dei tassi Usa da parte della Fed a dicembre. In più, secondo Goldman Sachs dai verbali della banca centrale americana si capisce come non sono da escludere nuove misure di accomodamento monetario nel caso in cui la ripresa non prenda lo slancio sperato. Ecco spiegato il rialzo dell’azionario e del petrolio a cui fa da contraltare lo strano calo del biglietto verde. La valuta di un paese che impone una stretta monetaria tende solitamente a rafforzarsi.
Nonostante la continua volatilità che continua a caratterizzare i mercati globali, il crollo dei prezzi delle commodities negli ultimi tempi, le crescenti tensioni geopolitiche, nelle minute relative alla sua ultima riunione, la Fed ritiene che le condizioni economiche siano tali da avallare l’adozione di una stretta monetaria.
Borsa Milano, positiva, si allinea al trend positivo dei mercati azionari globali. Bene Wall Street e i mercati asiatici. Tra le materie prime, inversione di tendenza per i prezzi del petrolio che ora cedono terreno. L’euro recupera terreno sul dollaro. Biglietto verde sotto pressione anche nei confronti dello yen dopo i rialzi visti di recente.
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