Azionario, ma a Wall Street gli orsi sono morti? Barron’s: tutte le previsioni per il 2015
ROMA (WSI) – Barron’s Couldn’t Find a Bear, ovvero Barron’s non è riuscito a trovare un orso, ergo un “ribassista”, tra gli strategist che hanno stilato l’outlook dei mercati per il 2015.
Si tratta dei 10 principali strategist di Wall Street: il quadro che ne risulta è che, a dispetto dei vari alert che puntualmente vengono lanciati ogni giorno, a dispetto delle previsioni catastrofiche legate allo shock ribassista dei prezzi del petrolio…i guru della finanza ritengono che gli indici azionari americani abbiano ancora spazi per salire.
STEPHEN AUTH, Federated Investors
1- Target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.350 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $130,00.
3 – Crescita del Pil Usa nel 2015: 3,5%.
4 – Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 3%.
5 – Settori favoriti: beni di consumo discrezionali, tecnologia, finanziari, industriali.
6 – Settori da evitare: Telecom e utilities.
Dubravko LAKOS-BUJAS, di JP Morgan Chase
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.250 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $127,00.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 3%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 2,8%.
5 -Settori favoriti: prodotti al consumo discrezionali, tecnologia, finanziari, prodotti per la salute.
6 -Settori da evitare: Telecom, utilities, materiali
Tobias LEVKOVICH, di Citi Research
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.200 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $128,25.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 3%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 2,95%.
5 -Settori favoriti: tecnologia e finanziari.
6 – Settori da evitare: beni di consumo discrezionali, prodotti per la salute
Jonathan GLIONNA, di Barclays
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.100 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $125,00.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 2,9%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 2,85%.
5 -Settori favoriti: tecnologia, finanziari, energia, industriali.
6 -Settori da evitare: beni di prima necessitĂ , prodotti per la salute
Jeffrey KNIGHT, Columbia Management
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.200 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $127.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 3%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 2,9%.
5 -Settori favoriti: industriali e finanziari.
6 -Settori da evitare: energia e utilities
Adam PARKER, Morgan Stanley
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.275 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $126,10.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 2,9%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 2,85%.
5 -Settori favoriti: beni di consumo discrezionali, energia.
6 -Settori da evitare: utilities, beni di prima necessitĂ , industriali.
Russ Koesterich, Blackrock
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.160 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $132.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 2,8%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 3%.
5 -Settori favoriti: finanziari e tecnologici
6 -Settori da evitare: utilities, beni di prima necessitĂ .
John Praveen, Prudential International
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.250 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $127.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 3%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 3,5%.
5 -Settori favoriti: industriali e tecnologici
6 -Settori da evitare: utilities e telecom.
David KOSTIN, Goldman Sachs
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.100 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $122.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 3,1%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 3%.
5 -Settori favoriti: tecnologici, energia, telecom.
6 -Settori da evitare: beni di consumo discrezionali, industriali e materiali.
Savita SUBRAMANIAN, Bank of America Merrill Lynch
1- target di fine annno 2015 per l’indice S&P 500: 2.200 punti;
2- utile per azione dello S&P nel 2015: $124.
3 -Crescita del Pil Usa nel 2015: 3,3%.
4 -Tasso Treasuries a 10 anni nel 2015: 2,75%.
5 – Settori favoriti: tecnologia, industriali
6 -Settori da evitare: beni di consumo discrezionali, telecom e utilities.
In più, stando a un sondaggio di CNNMoney, lo S&P 500 crescerà a 2.184 entro la fine dell’anno prossimo, segnando così un guadagno +8% dalla chiusura dello scorso venerdì: certo, si tratta di un rialzo solido, ma non spettacolare come quello degli ultimi anni, caratterizzati da percentuali a due cifre. Gli esperti motivano la maggiore cautela, con l’aspettativa di tassi di interesse più elevati e una crescita globale più debole. “Le valutazioni non sono particolarmente attraenti, dunque un cambiamento nel sentiment provocato da qualsiasi fattore potrebbe provocare un calo dei corsi azionari”, ha commentato Adrian Day, direttore generale presso Adriam Day Asset Management.
Detto questo, l’economia degli Stati Uniti appare decisamente più in forma rispetto a quella di molti altri paesi: l’Europa e il Giappone sono sull’orlo della recessione e la Cina sta rallentando. Gli Usa hanno accelerato il passo negli ultimi trimestri, e il 2014 è stato l’anno migliore per la creazione di nuovi posti di lavoro dal 1999. (Lna)
Fonte
– Barron’s
– CNN Money