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Azionario mette il freno, market mover Cina e petrolio

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In attesa delle novità dalla Federal Reserve sono il Pil della Cina e il petrolio a essere sotto i riflettori degli investitori globali, così come la pubblicazione dei bilanci del terzo trimestre da parte delle principali aziende a livello globale, tra cui Morgan Stanley. Alla luce di tutte queste novità, l’azionario ha finito per chiudere bene una seduta che era invece partita male.

Le quotazioni del petrolio sono in gran rialzo, sulla scia sia del calo delle scorte di greggio negli Stati Uniti e delle dichiarazioni arrivate dall’Opec, secondo cui il piano volto a tagliare la produzione globale potrebbe essere raggiunto. Allo stesso tempo, dalla Cina, è arrivato il dato macro sulla produzione di petrolio, che ha messo in evidenza il secondo calo record, scendendo del 9,8% su base annua. Tutti numeri che al momento stanno sostenendo i prezzi del petrolio.

A Piazza Affari MPS rimane osservata speciale, dopo il boom del 12% della vigilia. Gli acquisti sulle banche hanno portato l’indice Ftse Mib a salire al massimo in un mese. Azionario asiatico misto dopo il dato sul Pil cinese che comunque ha mostrato anche alcune debolezze, con la componente della produzione industriale che è cresciuta meno delle attese.

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