Azionario positivo e nuovo rally dei metalli, con gli investitori che continuano a scommettere su una maggiore espansione economica degli Stati Uniti, sulla scia delle nuove decisioni di politica economica che saranno prese da Donald Trump. Espansione economica che dovrebbe tradursi in una maggiore richiesta di metalli industriali e materie prime in generale. Le quotazioni del rame, in particolare, si aggirano attorno ai valori massimi dal luglio del 2015.
Petrolio in crescita per la terza sessione consecutiva, dopo che l’Iran ha espresso ottimismo sulla possibilità che i paesi dell’Opec raggiungano un accordo per tagliare la produzione. L’Iraq, stando a quanto rende noto Bloomberg, ha reso noto inoltre che presenterà nuove proposte al fine di giungere a un’intesa nel prossimo meeting dell’Opec che si svolgerà la prossima settimana a Vienna.
Negli ultimi giorni è salita la tensione per il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. Occhio ai movimenti dello spread e dei tassi sui Btp a 10 anni, che nelle ultime sessioni hanno superato la soglia dl 2%.
Ma oggi lo spread Italia-Germania a 10 anni rallenta, oscillando attorno a 171 punti base, dopo i 180 punti degli ultimi giorni e i tassi sui BTP decennali registrano un forte calo riportandosi sotto il 2%, all’1,95%.
Nessuna reazione negativa all’annuncio con un video del neo presidente Usa Donald Trump, che ha reso nota l’intenzione di ritirare gli Usa dal TTP. Trump sta dando anzi una scossa ai titoli energetici in quanto, sempre nel video, ha assicurato che cancellerà alcune restrizioni che frenano al momento la produzione di energia in America, in particolare quelle su gas di scisto e “carbone pulito”, nell’ottica di creare “molti milioni di posti di lavoro con alti salari”.
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