Milano – Dopo la performance contrastata delle borse asiatiche – condizionate da un lato da una nota positiva di Goldman Sachs sui titoli del settore auto, e dall’altro dalla delusione per il mancato accordo dell’Eurogruppo sul piano di aiuti alla Grecia , i listini azionari europei avviano la nuova ottava in modo particolarmente sofferto. Dopo la riunione dell’Eurogruppo, si attende ora il meeting dei ministri finanziari dell’Ecofin.
Nel frattempo, anche i futures sugli indici azionari americani sono in ribasso (vedi quotazioni a fondo pagina): qui pesa tra le altre cose la nota di Goldman Sachs, che ha tagliato le stime sulla crescita del Pil americano. Di fatto, la banca Usa ha portato le previsioni per il secondo trimestre dal 3% al 2% riguardo al secondo trimestre del 2011. L’attenzione è inoltre sulla riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed, che avrà inizio nella giornata di domani per concludersi dopodomani con la decisione sui tassi si interesse e sul futuro delle manovre di quantitative easing. Non sono attesi dati economici Usa di rilievo nella giornata di oggi .
Tornando in Europa, Milano (con il Ftse Mib che arretra verso le ore 12.30 continua a perdere più del 2,4%), sconta pesantemente la decisione di Moody’s di porre sotto osservazione il rating dei titoli governativi italiani, lanciando di fatto un warning. Da segnalare però che la performance del listino azionario è condizionata oggi anche dallo stacco dei dividendi da parte di importanti società come A2A, Enel e Terna.
Sul fronte obbligazionario, i titoli di stato italiani sono sotto pressione – con i rendimenti in rialzo al 4,86%, mentre lo spread Btp/Bund sale fino a quota 190, poco al di sotto della soglia psicologica di 200 punti.
Riguardo agli altri listini azionari europee, da segnalare i cali di Londra (-0,92%), Francoforte (-1,11%), Parigi (-1,13%) e Madrid (-1,78%).
La Grecia e il rischio di default, sempre in primo piano, provocano i ribassi sull’euro che cede l’1% circa appena sopra quota $1,42, a $1,4236 sui mercati newyorchesi. La moneta unica perde anche contro lo yen a 114,36, mentre sulla moneta giapponese guadagna il dollaro, a 80,30.
Si continua a guardare per l’appunto anche all’Italia e al Belgio e alla Francia , dopo le parole del ministro delle finanze belga Didier Reynders.
Sotto i riflettori anche la forte flessione dei futures sul petrolio, che nelle contrattazioni afterhours di New York sono arrivate a scivolare ai minimi degli ultimi quattro mesi, in flessione di quasi il 2% e che ora perdono poco più dell’1%, attestandosi a quota $92,03 al barile. Giù anche l’oro, che cede 90 centesimi a $1,538,20 l’oncia, e l’argento, che arretra di 15,80 cents a $35,59 l’oncia.
Riguardo a Piazza Affari, scivolano i petroliferi e i bancari: occhio all’aumento di capitale di Mps, che vede il titolo cedere più del 5%. Ma ancora peggio fa Banca Popolare di Milano (-8,25%), mentre le vendite si abbattono anche su Intesa SanPaolo (-2,69%), Unicredit (-3,15%). Tra i petroliferi, sell soprattutto su Saipem (-4,02%). Unico segno positivo è A2A (+0,28%).
Intanto alle 12.25 (le 6:25 ora di New York) il future sull’indice S&P500 perde 4,10 punti (-0,32%), a quota 1.261,90.
Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in flessione di 6 punti (-0,27%), a 2.184,25.
Il contratto sull’indice Dow Jones cala di 40 punti (-0,34%), a 11.898.