(Roma) – Il mini rally si è spento subito, come si è visto già durante le contrattazioni asiatiche, con l’indice di riferimento che ha sofferto la perdita maggiore in tre settimane. Di fatto, l’indice MSCI Asia Pacific (che esclude comunque la borsa di Tokyo) è arrivato a perdere l’1% alle 12.30 di Singapore, segnando il calo più forte dallo scorso 12 aprile.
Protagonista il rialzo dello yen, che è avanzato dello 0,5% contro l’euro. L’argento è sceso invece per la seconda sessione consecutiva, perdendo nelle contrattazioni asiatiche il 2% dopo che la piattaforma CME ha deciso di aumentare il cash in garanzia per le operazioni di trading.
La reazione del mercato si spiega con la debolezza di Wall Street, che nel finale ha perso ogni entusiasmo per la morte di bin Laden. Passato l’entusiasmo per la morte del numero uno di al-Qaida, è arrivata la paura della vendetta dei suoi seguaci, confermata anche dalla dichiarazione di Interpol, che ha detto ai suoi 188 membri di rimanere in uno stato di “totale allerta”.
Il rialzo dello yen, considerato come valuta rifugio, spiega dunque proprio il sentiment del mercato in questo momento: la moneta giapponese è salita su 15 delle 16 maggiori valute proprio dopo che gli Stati Uniti e l’Australia hanno rafforzato le misure di sicurezza nelle loro ambasciate di tutto il mondo; si temono rappresaglie, ma soprattutto si teme il giorno della vendetta.
“Le preoccupazioni sulla potenzialità di una vendetta e ogni paura legata alla messa in atto di atti terroristici si traducono in un aumento di avversione al rischio. In questo contesto, lo yen appare come la moneta che ha un alto potenziale al rialzo”, ha affermato in una intervista a Bloomberg Mitul Kotecha, responsabile della divisione di strategia sul forex di Credit Agricole CIB, a Hong Kong”.
A confermare l’opinione anche Satoshi Okagawa, responsabile della divisione di trading e di mercato valutario a Singapore presso Sumitomo Mitsui Banking Corp, vivisione del terzo gruppo bancario giapponese. “Sembrano esserci timori sull’arrivo di attacchi terroristici, a seguito della morte di bin Laden”.
Tornando alla performance odierna delle borse asiatiche, rialzo frazionale per Hong Kong, che è salita dello 0,2%; la borsa di Tokyo è rimasta invece chiusa per festività; l’indice australiano S&P/ASX ha ceduto l’1,1%, il Kospi sudcoreano ha perso l’1,6%, mentre l’indice di Shanghai è salito dello 0,2%.