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Azioni, asset reali e obbligazioni societarie di alta qualità: il punto di Fideuram per difendersi dall’inflazione

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Questa intervista è parte del dossier “Risparmi e Inflazione”. Questa intervista è parte del dossier “Risparmi e Inflazione”. In un contesto in cui la trappola inflattiva resta, la consulenza professionale può rappresentare un elemento fondamentale per muoversi nel mondo degli investimenti.

Nel 2022 l’inflazione è tornata prepotentemente in primo piano. In questo contesto il compito del consulente finanziario è spiegare come l’inflazione impatta sui risparmi. Per puntare poi ad un obiettivo di creazione o di difesa del valore reale della propria ricchezza finanziaria è necessario affrontare l’investimento in modo strutturato e con il giusto orizzonte temporale.

Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking (gruppo Intesa Sanpaolo) è la prima private bank in Italia con 343,6 miliardi di masse in gestione. Nella divisione operano più di 6.600 private banker suddivisi in cinque reti (Fideuram, Intesa Sanpaolo Private Banking, Sanpaolo Invest, IW Private Investments e la Rete estera).

Ecco l’intervista a Gianluca La Calce, Responsabile Marketing e Sviluppo Offerta di Fideuram – ISPB.

Investimenti, come fronteggiare l’attuale scenario inflattivo?

Il 2022 è stato caratterizzato da una violenta ripresa dell’inflazione, seguita da un rialzo dei rendimenti obbligazionari sui mercati e da forte restrizione monetaria da parte delle banche centrali.

La prima cosa che un consulente deve fare è proprio quella di far comprendere al proprio cliente l’effetto distruttivo dell’inflazione spiegando, però anche che non sempre la soluzione apparentemente facile sia anche quella finanziariamente efficiente: l’investimento in titoli obbligazionari è tornato ad avere un grande valore e, finalmente, può generare un rendimento nominale positivo ed interessante ma, non necessariamente, consente di recuperare velocemente il valore distrutto dall’aumento dei prezzi.

Per puntare ad un obiettivo di creazione o di difesa del valore reale della propria ricchezza finanziaria è necessario affrontare l’investimento in modo strutturato e con il giusto orizzonte temporale.

Ci sono, naturalmente, asset class che più di altre riescono a dare un contributo in termini di crescita, come l’azionario, o di protezione dei rendimenti reali, come le obbligazioni collegate all’inflazione o gli asset reali, tra cui gli investimenti in infrastrutture e in materie prime, ma per contenere il livello di volatilità ed ottenere un’adeguata diversificazione è comunque possibile che nel portafoglio siano presenti anche strumenti che in linea teorica non offrono una protezione dall’inflazione.

I titoli di stato o le obbligazioni societarie di alta qualità, pur soffrendo quando l’inflazione sale, possono nel medio termine offrire protezione da un possibile rallentamento economico causato dall’impatto negativo sulla crescita economica derivante dal restringimento monetario delle banche centrali.

Costruzione portafoglio, come realizzare una adeguata diversificazione?

In questa fase, in particolare, raccomandiamo una adeguata diversificazione a favore delle azioni, degli asset reali e delle obbligazioni di alta qualità.

Le azioni perché la tenuta del ciclo economico, nonostante i rialzi dei tassi, si traduce in un miglioramento degli utili societari e l’innovazione tecnologica sostiene le valutazioni che anticipano un miglioramento della produttività negli anni a venire.

A fianco delle azioni raccomandiamo di mantenere esposizione anche agli asset reali, tra i quali materie prime, infrastrutture, oro, e azioni appartenenti ai settori immobiliare, energetico e dei materiali di base. Questi asset beneficiano di un contesto inflattivo ma è importante avere un approccio attivo in quest’ambito e fornire flessibilità al gestore perché la risposta all’inflazione può variare a seconda dei casi.

Per ultimo, le obbligazioni societarie di alta qualità offrono tassi di remunerazione attraenti e si caratterizzano per un mix di duration e spread equilibrato, che stabilizza i rendimenti attesi (oggi positivi in termini reali) in una pluralità di scenari macroeconomici alternativi.

A fianco di queste considerazioni di costruzione di portafoglio ne vanno aggiunte altre tre. La prima è l’importanza di essere investiti. La seconda è la possibilità di ottimizzare il timing dell’aumento dell’esposizione attraverso percorsi di accumulo progressivo di azioni o in generale asset rischiosi. Soprattutto, a queste due considerazioni va aggiunto il fatto che in un orizzonte temporale di medio / lungo periodo il rendimento atteso di un portafoglio bilanciato è significativamente aumentato nell’ultimo anno.