ROMA (WSI) – Bagno di sangue e choc a Wall Street. Ovunque, nei quotidiani e siti finanziari, si continua a parlare del caso Valeant, colosso farmaceutico che ha visto crollare il proprio titolo di oltre -50%, esattamente del 51,46%, mettendo totalmente KO alcuni tra gli hedge fund più noti della finanza mondiale. Questa volta, a perdere la scommessa con Wall Street, non sono stati solo i piccoli investitori. Lo choc ha travolto anche il mondo dei grandi fondi speculativi, freddati dall’annuncio secondo cui Valeant potrebbe fare ora default sul suo debito, che ammonta alla cifra astronomica di $30 miliardi.
Le ultime notizie su Valeant sono un bollettino di guerra: in tutto gli hedge fund hanno perso con il crollo del titolo $5,3 miliardi, con gli investitori miliardari Bill Ackman e Jeffrey Ubben che hanno visto andare in fumo ciascuno più di $700 milioni, stando ai dati raccolti dalla società di ricerca Symmetric.IO. e riportati in un articolo di Forbes .
L’ondata di panic selling ha portato le quotazioni di Valeant a scivolare fino a $33 circa, dal massimo testato ad agosto, a $263,70, prima delle diverse indagini, anche federali, che sono scattate sull’azienda, e che hanno preso di mira le sue politiche di prezzi e di distribuzione.
Il fondo di Ackman, Pershing Square Capital Management, è il terzo principale investitore di Valeant, con una quota che detiene pari a 16,5 milioni di azioni. E che ieri ha riportato una bruciante sconfitta, calcolata in $776 milioni.
Perdita simile per ValueAct Holdings, il fondo di Jeffrey Ubben che investe per clienti istituzionali inclusi fondi pensione e che si conferma quarto maggiore azionista di Valeant con 14,9 milioni di azioni. Entrambi gli hedge fund, in teoria, sia quello di Ackman che di Ubben, dovrebbero riuscire a sopravvivere.
Tuttavia il bagno di sangue che ha travolto il titolo della casa farmaceutica canadese, potrebbe decretare la fine per fondi speculativi minori.
Così Daryl Jones, direttore della divisione di ricerca presso Hedgeye Risk Management:
“Per i fondi minori, e non lo auguriamo a nessuno, questo fatto ha il potenziale di trasformarsi in un evento che decreterà la fine del loro business“.
Sempre stando ai dati di Symmetric.IO – che si riferiscono al periodo della fine di dicembre – sono almeno cinque gli hedge fund più piccoli che hanno scommesso su Valeant con il 20% o anche di più del loro capitale. Brave Warrior Advisors, che ha un quarto dei suoi $3 miliardi investiti su Valeant, ha perso in una sola giornata $292 milioni.
E se lo stesso Ackman ha cercato di rassicurare i clienti, affermando di ritenere che le banche faranno qualche passo in direzione di Valeant e- aggiungendo comunque che “il potenziale di un default crea un enorme paura tra gli investitori” – Hedgeye stessa ha detto che, dopo gli annunci arrivati martedì, Valeant “non è una società su cui si può investire”.
D’altronde, oltre al rischio di default, la casa farmaceutica ha tagliato le stime sulle vendite e sugli utili del 2016 e non è riuscita neanche a rispettare la scadenza per rendere noti i risultati annuali.
Per la credibilità dell’industria degli hedge fund, il caso Valeant rischia di rimanere una macchia indelebile. Tra gli altri fondi investiti, si citano Okumus Capital, Senzar Asset Management, Tyrian Investments.
La decisione di aumentare la scommessa su Valeant alla fine dello scorso anno potrebbe mettere a serio rischio la loro reputazione e il loro rapporto con gli investitori, sempre più nervosi per le perdite sofferte lo scorso anno e con l’inizio del 2016.
Thomas Tobin, managing director di Hedgeye, ha scritto che:
“Probabilmente i consulenti saranno costretti a raccomandare ai loro clienti di uscire immediatamente da quei fondi dove Valeant ha provocato una perdita significativa di capitali”.
Le tre lezioni che gli investitori possono imparare dal bagno di sangue
Come scrive Adam Sarhan su Forbes , ci sono almeno tre lezioni che gli investitori possono apprendere dallo choc Valeant.
- Non andate contro il trend dei mercati finanziari. “Negli ultimi anni, il titolo si è confermato un grande vincente e molti gestori di hedge fund rinomati hanno accumulato posizioni, guardando le quotazioni volare. Poi, VRX ha testato $263,81 nell’agosto del 2015 e da allora ha perso ben $228,71 o quasi -87%, fino agli attuali a $35,10. Nella storia, anche il titolo che fa meglio prima o poi dovrà essere venduto e VRX conferma questa regola. Ciò non significa che il titolo non si risolleverà: significa semplicemente che andare controcorrente è futile, sia per il vostro capitale mentale che fisico. E questa lezione vale sia per chi è long che per chi è short“.
- Rispettate il rischio. “Ogni grande perdita subita nella storia di Wall Street avrebbe potuto essere evitata se gli investitori avessero rispettato il rischio. Alla fine, tutti noi gestiamo il rischio. Gli investitori di successo sanno come gestirlo meglio di altri. (…) Se si vince di più rispetto a quanto si perde, si rimarrà in carreggiata per molto tempo. Lehman Brothers non sarebbe fallita se avesse rispettato questa semplice regola. Di fatto, ogni grande disastro verificatosi nella storia di Wall Street avrebbe potuto essere evitato se gli investitori avessero rispettato il rischio. Non sto dicendo che i prezzi degli asset non sarebbero scesi. Tutto ciò che dico è che interi portafogli e società non sarebbero stati annichiliti, nel corso di quei ribassi inevitabili.
- Frequentate le vostre posizioni, non sposatele. “Gli investitori di successo sanno che essere flessibili è importante per avere successo a Wall Street. Quando i “fatti” cambiano, è importante cambiare il proprio atteggiamento e adeguarsi. La tesi primaria che guida la nostra filosofia di investimento è la seguente: La natura umana non cambia mai. Questa è una costante a Wall Street. L’ego è il vostro principale nemico e innamorarsi dei vostri investimenti, anche se state perdendo soldi, è un errore comune che davvero tante persone (sia professionali che piccoli investitori) commettono a Wall Street. Ammettere che state sbagliando (meglio il più velocemente possibile) è una cosa molto difficile per molti. E tuttavia, è una caratteristica necessaria per avere successo in questo business”.