Economia

Banca Carige: bloccato l’aumento di capitale. Tracollo a Piazza Affari

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Non riesce a far prezzo a Piazza Affari oggi il titolo di Banca Carige dopo un’asta di pre-apertura protrattasi fino a dopo le 11 e il titolo perde oltre 12 punti percentuali.

A pesare sulle azioni dell’istituto ligure il mancato aumento di capitale da 400 milioni di euro. All’assemblea del 22 dicembre scorso si è verificato un vero e proprio terremoto: il cda convocato con l’intenzione di fare il punto e valutare i prossimi passi ha in realtà dovuto affrontare l’inaspettato stop al percorso di ristrutturazione. E’ stato il maggiore azionista Vittorio Malacalza a bloccare il rafforzamento patrimoniale da 400 milioni di euro innescando le dimissioni di due membri del consiglio di amministrazione – Raffaele Mincione e Lucrezia Reichlin – e mettendo in dubbio la capacità della banca genovese di completare la ristrutturazione.

Un percorso di ristrutturazione che la Bce aveva ritenuto credibile tanto che aveva concesso un’estensione al 31 dicembre 2019 del termine per conseguire in modo sostenibile l’osservanza dei requisiti patrimoniali. Ora il principale investitore della banca ligure ha messo in discussione il futuro di Carige bloccando la nuova emissione di azioni da 400 milioni di euro.

Una situazione che preoccupa i piccoli azionisti  che hanno inoltrato due lettere al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per chiedere di intervenire. Anche i sindacati non nascondono la loro preoccupazione e il segretario generale della Federazione Autonoma Bancari Italiani, Lando Maria Sileoni chiede un tavolo di confronto per tutelare i 4.300 dipendenti della banca. Nelle ultime ore sul futuro di Carige sono ritornati i rumors di una possibile Opa, dei Malacalza o di un fondo internazionale tra quelli che già in passato si erano affacciati alla finestra. Ora la palla è nelle mani della Bce a cui il presidente Pietro Modiano e l’amministratore delegato, Fabio Innocenzi, dovranno riferire.