Economia

Banca Carige: salvataggio più vicino, accordo tra Fitd e Cassa centrale banca

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Si fa più vicino il salvataggio di Banca Carige. Indiscrezioni di stampa parlano di un accordo raggiunto tra Ccb, cassa Centrale Banca,  holding di un centinaio di banche di credito cooperativo trentine, e il Fitd, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per il rafforzamento patrimoniale della banca genovese.

Il cda di Ccb ha deliberato un investimento di 65 milioni in nuove azioni Carige e di circa 100 milioni nelle obbligazioni subordinate di prossima emissione, con l’impegno anche del Credito Sportivo. Il piano che sembra aver messo d’accordo il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e Ccb prevede in ogni caso la copertura totale dell’aumento di 700 milioni.

Il primo passo è avvenuto con il via libera alla conversione da parte dello Schema Volontario del bond da 318 milioni in capitale. Il secondo si concretizzerà quando Ccb interverrà sottoscrivendo il 9,9% del capitale con un investimento di 65-70 milioni. Simultaneamente Ccb sottoscriverà anche 100 milioni di prestito subordinato dei 200 complessivi (gli altri 100 arriveranno da Credito Sportivo e Mediocredito Centrale) che andranno a completare il rafforzamento per complessivi 900 milioni.  Con lo schema attuale, Cassa Centrale sarà il partner industriale di Carige destinato anche ad aumentare in prospettiva il proprio peso nel capitale rispetto al 9% circa iniziale

La nuova proposta di intervento della Ccb dovrà ora passare all’esame degli organi del Fondo Interbancario e soprattutto dovrà superare il vaglio dell’assemblea degli azionisti, probabilmente a settembre. Qua c’è solo un tassello che manca e riguarda la decisione dell’attuale primo azionista, la Malacalza Investimenti, di partecipare all’operazione o comunque di approvarla. Un ruolo ancora una volta decisivo per la famiglia Malacalza dopo che a dicembre dello scorso anno aveva già frenato il piano pensato dall’ad Fabio Innocenzi.