Per andare i banca dal 1° febbraio 2022 occorrerà possedere il Green pass e ogni banca provvederà ad informare tempestivamente i clienti dell’obbligo del possesso della certificazione verde per l’accesso alla filiale con un sms, online, una mail.
Così l’accordo raggiunto dall’ABI e Segretari Generali di Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin, nell’ambito della continua analisi congiunta sui temi connessi alla pandemia da Covid-19.
Con l’accordo le parti hanno adeguato le misure nel settore bancario per la salvaguardia della salute e della sicurezza delle lavoratrici/lavoratori e della clientela in banca, alla luce dell’evoluzione della situazione sanitaria e dei provvedimenti normativi di recente adottati.
“Nell’incontro odierno – sottolinea Salvatore Poloni, Presidente del Comitato per gli Affari Sindacali e del Lavoro di ABI – sono proseguiti con le Organizzazioni sindacali i proficui approfondimenti avviati fin dall’inizio della pandemia per contrastare la diffusione del virus Covid-19 nel nostro settore. Con i Sindacati – continua Poloni – abbiamo oggi condiviso misure per continuare ad assicurare lo svolgimento in sicurezza dell’attività bancaria e il sostegno all’economia anche con riferimento alla fase di avvio dell’obbligo per la clientela del possesso delle certificazioni verdi Covid-19 per accedere ai servizi bancari e finanziari e postali”.
Banca: le regole con il green pass
Ai sensi dell’intesa, le banche informeranno la clientela sulla necessità del possesso del green pass per accedere ai servizi dal 1° febbraio, definiranno le modalità per effettuare le verifiche, fornendo nel contempo indicazioni al proprio personale anche per la gestione di eventuali situazioni di tensione, compreso il pronto coinvolgimento delle forze dell’ordine.
Nel confermare l’importanza dell’utilizzo dei canali “remoti”, le Parti hanno inoltre convenuto che, fino al 28 febbraio, nelle zone “rosse” e “arancioni” l’accesso della clientela alle filiali avverrà con la modalità di prenotazione con appuntamento, fermo restando che saranno garantite le esigenze non programmabili della clientela stessa solo per operazioni di cassa.
Nell’ambito della continua analisi congiunta sull’evoluzione dell’emergenza e dei provvedimenti che verranno adottati dalle competenti Autorità, le Parti nazionali hanno condiviso di incontrarsi entro il 28 febbraio ed entro il 31 marzo 2022 per valutare l’evoluzione della situazione.
Green pass: cos’è , come ottenerlo, quanto dura
La Certificazione verde COVID-19, o green pass, è lo strumento che, in Italia, consente di viaggiare, prendere i mezzi di trasporto pubblico e di accedere ai luoghi di lavoro, a scuola, all’università, alle strutture sanitarie, ai locali che offrono servizio di ristorazione e agli alberghi. Permette, inoltre, di usufruire di alcuni servizi e partecipare a numerose attività culturali, ricreative e sportive.
L’utilizzo della Certificazione verde Covid-19 è indispensabile per accedere ai luoghi di lavoro pubblici e privati e per partecipare ai concorsi pubblici. L’utilizzo della Certificazione verde Covid-19 è necessaria inoltre per accedere alle strutture delle istituzioni scolastiche e universitarie.
Tra i luoghi il cui l’accesso invece resterà libero senza necessità di green pass troviamo Ipermercati, supermercati, discount di alimentari, esercizi al dettaglio di alimenti e bevande dove però non sarà mai consentito il consumo sul posto, negozi di commercio al dettaglio di surgelati Negozi di commercio al dettaglio di animali domestici e alimenti per animali, Commercio al dettaglio di carburante per autotrazione in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di articoli igienico-sanitari, Commercio al dettaglio di medicinali in esercizi specializzati, farmacie e parafarmacie, Commercio al dettaglio di articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati, Commercio al dettaglio di materiale per ottica e Commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
Sebbene il governo starebbe valutando una durata illimitata del green pass a chi ha fatto la terza dose. Questo perché al momento non ci sono indicazioni per una possibile quarta dose e per evitare che in seguito gli italiani debbano ricorrere, benchè vaccinati con tre dosi, a dover effettuare i tamponi ogni 48 ore per accedere al posto di lavoro, andare al ristorante, a teatro, prendere i mezzi pubblici, insomma fare tutte quelle attività per cui ora è richiesto d’obbligo il green pass.