Utile netto di 79,1 milioni di euro, in crescita del 19% rispetto all’esercizio precedente per Banca Generali che archivia così la sua migliore partenza d’esercizio dal 2015 e la seconda migliore di sempre nella storia della banca.
Il risultato, si legge nella nota, ha beneficiato del positivo andamento dei mercati finanziari a gennaio e febbraio, mentre nelle settimane successive ha risentito del repentino cambiamento delle condizioni economiche e volatilità dei mercati. Il cda della banca ha così alzato il velo sui conti relativi al primo trimestre del 2020, un contesto senza precedenti a livello mondiale per la diffusione della pandemia da Covid-19.
Raccolta netta pari a 1,5 miliardi
Il margine di intermediazione, rende noto la Banca, è salito a 168,8 milioni (+26%). Il margine finanziario del periodo ha beneficiato dell’incremento del margine d’interesse (€20,2 milioni, +27,5%) principalmente per il forte incremento degli attivi fruttiferi (€11,5 miliardi, +25%) e la maggiore efficienza nella gestione della liquidità disponibile. Le masse totali a fine periodo si sono attestate a 65,2 miliardi in crescita rispetto ai 61,1 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, ma in riduzione rispetto ai €69 miliardi di fine 2019.
La componente gestita e assicurativa si è attestata complessivamente a 46,6 miliardi rappresentando il 71% delle masse totali (73% a fine anno), ma con la ripresa di aprile il livello si è già riportato al 72% delle masse. A fine trimestre le masse sotto consulenza evoluta (BGPA) si attestavano a 4,6 miliardi (€3 miliardi il valore al primo trimestre 2019), e ad aprile sono ulteriormente cresciute a 4,8 miliardi. La raccolta netta nel primo trimestre 2020 è stata pari a 1,5 miliardi e ad aprile la raccolta è ulteriormente aumentata di 408 milioni per un totale che da inizio anno supera 1,9 miliardi.
L’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato:
“Un primo trimestre all’insegna della crescita nonostante condizioni di mercato estremamente complesse in cui abbiamo saputo ancora una volta dimostrare la forza del nostro modello di consulenza al fianco dei clienti. L’aumento a doppia cifra della consulenza evoluta e dei ricavi rispecchiano lo sviluppo delle attività commerciali e la capacità di attrarre nuova clientela, specie nella fascia private con molti imprenditori che ci chiedono di accompagnarli nelle sfide legate alla protezione dei patrimoni. Nelle settimane di escalation della pandemia ci siamo presentati con un approccio molto prudente al rischio, riuscendo così ad avere una strategia difensiva a tutela degli investimenti, e allo stesso modo la forte propensione al digitale nei servizi e strumenti a disposizione dei banker e dei clienti ci ha consentito di rafforzare la relazione e la vicinanza, anche nelle modalità a distanza. Il mix d’offerta ha funzionato e le soluzioni gestite stanno ritrovando crescente attenzione con la ripresa dei mercati da fine marzo. Le condizioni nel trimestre in corso sono più sfidanti per le misure d’emergenza e l’impatto della crisi ma la solidità della banca e la consistente domanda di professionalità nella consulenza ci fanno guardare con fiducia ai prossimi mesi”.