Risultati commerciali in crescita anche per Banca Generali che ha divulgato oggi i dati del 2020 e del gennaio 2021.
In un anno considerato tra i più difficili per l’intero settore finanziario l’utile netto ha toccato i nuovi massimi storici nonostante oneri straordinari non-operativi e nuovi picchi di masse e raccolta.
Banca Generali: i numeri del 2020
Utile netto 2020: €274,9 milioni (+1%)
Utile netto ricorrente 2020: €158,8 milioni (+7%)
Ricavi totali 2020: €617,6 milioni (+7%)
Masse totali 2020: €74,5 miliardi (+8%); di cui in consulenza evoluta: €6 mld (+27%)
Raccolta netta 2020: €5,9 miliardi (+14%)
L’esercizio 2020 evidenzia una crescita in tutte le principali voci di bilancio – pienamente in linea con gli obiettivi del piano strategico triennale 2019-21 – sia in termini di sviluppo, che di diversificazione e sostenibilità dei ricavi.
L’espansione delle masse è poi frutto della forza e della qualità del modello di servizio di consulenza che – pur nel contesto della pandemia del Covid-19 – ha risposto con efficacia alle sempre più turbate esigenze della clientela.
“In un anno così complesso caratterizzato dall’emergenza sanitaria e dalla crisi economica siamo stati in grado di stare ancor più vicini ai clienti e proteggere al meglio i patrimoni. Nonostante gli oneri straordinari ed aliquota fiscale più elevata, ci lasciamo alle spalle il miglior anno nella storia della banca. Siamo entrati nell’ultimo anno di piano triennale convinti di rispettare i target prefissati ed in molti casi di superarli, forti della costante crescita nella diversificazione dei ricavi e nella forza della leva operativa, con asset in crescita e costi sotto controllo. A prescindere dalle incognite dalla pandemia, l’attenzione che ci giunge da tanti professionisti interessati a valorizzare le proprie competenze nel private e nel wealth management e la forte domanda di consulenza dalla clientela, ci fanno guardare con ottimismo al 2021” ha dichiarato l’ad di Banca Generali Gian Maria Mossa.
La chiusura del piano triennale 2019-2021
Conformandosi con le indicazioni in materia di dividendi ricevute dalle autorità bancarie competenti nel contesto dello stato economico e finanziario dovuto alla pandemia da Covid-19, Banca Generali ha sospeso nel 2020 le previste distribuzioni delle quote d’utile azionarie. Ciò nonostante, l’Istituto è fortemente intenzionato a perseguire la politica di dividendi su cui si è impegnato con il piano triennale.
La raccolta del mese di gennaio
Guardando al 2021 la raccolta netta di gennaio di Banca Generali è stata pari a €393 milioni, che, pur segnando una endemica flessione rispetto allo stesso gennaio 2020 (-10%), conferma comunque la forte attenzione verso la riqualificazione del risparmio gestito.
Oltre agli incoraggianti segnali esterni contestuali – la nuova presidenza statunitense, la campagna di vaccinazione e la crescente fiducia nel Recovery Fund – Banca Generali sta supportando la sempre più esigente domanda di consulenza con l’inserimenti di nuovi profili d’eccellenza nel private banking, con un incremento del processo di digitalizzazione, con l’ampia diversificazione delle soluzioni e degli strumenti – incentrati su gestioni tematiche innovative – e con investimenti di sostegno all’economia reale.