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Banca Generali, utile record nei primi nove mesi dell’anno

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Miglior utile di periodo e masse in gestione ai massimi storici, questi i due maggiori risultati che accompagnano la lettura dei risultati relativi ai primi nove mesi dell’anno per Banca Generali. L’utile netto ha compiuto un balzo del 44% a 196 milioni di euro, l’utile netto ricorrente si è attestato a 103 milioni (+18%) e i ricavi totali a 408,4 milioni (+23%).
Il margine di intermediazione, inoltre, è aumentato del 23% a 408,4 milioni (+19% al netto delle rettifiche legate ai nuovi principi contabili).

Contestualmente sono aumentate le masse gestite, a un massimo storico di 66,1 miliardi di euro, grazie ai nuovi flussi netti di raccolta di 3,8 miliardi da inizio anno.
Se al conto si includono anche le masse della neo-controllata svizzera BG Valeur le masse complessive si attesterebbero a 67,2 miliardi, con un progresso di quasi 10 miliardi, rispetto a inizio anno.

Si confermano solidi i coefficienti di solidità patrimoniale, benché in calo: il Cet 1 retrocede di un punto rispetto a fine 2018 a 16,5%, il Total capital ratio è passato dal 19 al 17,8%.
“Nel periodo sono stati assorbiti due elementi di discontinuità rispetto alla chiusura dell’esercizio 2018”, spiega Banca Generali, “l’adozione del nuovo principio contabile IFRS 16 che ha comportato  un impatto straordinario sul relativo requisito patrimoniale pari a 86 bps per il Cet1 ratio e 93 bps per il Total capital ratio (TCR) rispettivamente e, in secondo luogo, il consolidamento della neo-acquisita Nextam che ha comportato un impatto straordinario pari a 65 bps sul Cet1 ratio e sul Tcr”.

In aumento, poi, i costi operativi: nel periodo si sono attestati a 155,7 milioni contro i 143,3 milioni dell’esercizio precedente; la cifra include alcune poste di carattere straordinario per 3,8 milioni.

“Siamo molto soddisfatti di questi risultati per un 2019 che si sta confermando il migliore nella storia della banca”, ha commentato Gian Maria Mossa, ad e dg di Banca Generali, “nonostante la prudenza di fondo tra i risparmiatori per l’incertezza nell’economia riusciamo ad intercettare le esigenze delle famiglie e a continuare a crescere in modo significativo nei flussi di raccolta e acquisizione di nuova clientela. Gli importanti progetti sul tavolo e la risposta che ci arriva dalla domanda di consulenza professionale ci fanno guardare con fiducia ai prossimi mesi”.