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Banca Ifigest punta a 6,5 mld di raccolta dopo l’integrazione con L&B Partners

Dopo il via libera da Banca d’Italia e Bce, è stata perfezionata l’operazione di aggregazione tra Banca Ifigest, banca fiorentina specializzata nella gestione patrimoniale che ad oggi ha in gestione circa 5 miliardi di euro, e L&B Partners, advisor finanziario con un’esperienza nel settore delle energie rinnovabili e del private equity.

Dall’unione di Banca Ifigest e L&B Partners nasce un gruppo bancario in grado di offrire ai propri clienti, famiglie imprenditoriali e privati, un ampio ventaglio di servizi sia di wealth e asset management che di investment banking. L’obiettivo è quello di ampliare la piattaforma di clienti, tra cui imprenditori, e rispondere alle esigenze che possono nascere nelle diverse fasi di vita dell’azienda. Nell’ambito della divisione di investment banking, verrà creato anche un team specializzato in finanza strutturata che si occuperà di operazioni di debito da collocare sul mercato degli investitori sia istituzionali sia retail.

Contestualmente all’operazione di integrazione è stato deliberato un aumento di capitale di 45 milioni di euro per aumentare i mezzi propri e quindi le capacità di impiego della banca che farà leva sulle capacità di underwriting per sviluppare l’attività di financing verso la clientela private, gli investitori istituzionali e i fondi specializzati, per i quali L&B Partners già opera quale advisor.

“Dopo 37 anni di presenza sul mercato, questa operazione offre nuove opportunità di sviluppo al Gruppo Banca Ifigest, che è già un player diversificato perché è composto da una banca, una sgr, una fiduciaria, una piattaforma online per il collocamento di fondi comuni e ora si arricchisce di una investment bank, L&B Partners, che a sua volta ha i diritti patrimoniali di uno studio di avvocati. Inoltre, ci apriamo anche all’attività di private equity con fondi dedicati alla transazione energetica. Credo, quindi, che questa operazione possa dare alla banca un posizionamento innovativo all’interno del panorama del private banking in Italia” ha chiarito Gianni Bizzarri, presidente di Banca Ifigest.

A ricoprire la carica di amministratore delegato sarà Massimo Pecorari, che proviene da UniCredit, con una lunga esperienza in finanza strutturata, in particolare nei settori infrastrutturale ed energetico. Pecorari entrerà nel cda della banca insieme a Flavio Di Terlizzi, Francesca Petronio e Roberto De Miranda.

 

Gli obiettivi della nuova banca

Il nuovo gruppo bancario punta a fine 2026 a una raccolta diretta e indiretta per circa 6,5 miliardi di euro e a un volume di finanziamenti strutturati di circa 1,4 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi collocati presso investitori istituzionali, mantenendo un target di Cet1 superiore al 18%, ben al di sopra dei requisiti regolamentari.

L’attività di asset management verrà sviluppata attraverso Soprarno SGR, che alla gestione di fondi di investimento affiancherà fondi chiusi che investiranno nei settori legati alla transizione energetica. Il primo fondo di investimenti alternativi (Fia), denominato Italian Renewable Resources (Irr), a poco più di un mese dal lancio ha finalizzato il primo closing a circa 175 milioni di euro sottoscritti da investitori privati e family office, con un target di raccolta complessivo pari a 250 milioni di euro. L’investment team del nuovo fondo ha un lungo track-record di eccellenza maturato in oltre un decennio di attività nei settori legati alla transizione energetica.