A sopresa Ennio Doris, fondatore di Banca Mediolanum, si è dimesso dalla carica di presidente della banca. Lo ha reso noto la società precisando che a Doris verrà proposta la carica di presidente onorario.
“Superando la soglia degli 80 anni penso sia venuto il momento di ridurre almeno in parte il mio impegno quotidiano nella Banca” ha dichiarato Doris.
Classe 1940, Doris storica figura della consulenza finanziaria, da tempo aveva passato la guida operativa della banca al figlio Massimo che dal luglio 2008 ricopre l’incarico di amministratore delegato.
Al momento non è stato ancora indicato un successore alla presidenza della banca. Secondo quanto precisato da Mediolanum la sostituzione del presidente sarà oggetto di prossime deliberazioni, con il supporto delle preventive valutazioni da parte del Comitato Nomine e Governance della Banca.
Il comunicato ricorda poi che l’imprenditore detiene complessivi 46.693.070 diritti di voto, pari al 6,29% dei diritti di voto, di cui 23.563.070 inerenti ad azioni della banca in piena proprietà e 23.130.000 in qualità di usufruttuario, tutti sindacati nel patto parasociale in essere tra i componenti della famiglia Doris.
Ennio Doris (leggi la sua biografia) lascia Banca Mediolanum con in dote una rete di oltre 5.600 family banker, 3.140 dipendenti e una capitalizzazione di borsa della società di 6,5 miliardi di euro.