NEW YORK (WSI) – L’economia globale poterebbe subire un nuovo grande rischio nel 2016 appena iniziato, una “tempesta perfetta” come ha spiegato la Banca Mondiale. Nel suo ultimo rapporto semestrale Global Economic Prospects, l’istituto guidato da Jim Yong Kim mette in luce come il rallentamento sincronizzato dei più grandi mercati emergenti, i BRICS, potrebbe essere intensificato da nuove turbolenze nei mercati finanziari.
Secondo le previsioni per i prossimi anni dell’istituto, proprio dal rallentamento delle economie BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) potrebbe scaturire un nuovo grande pericolo nella possibilità di ripresa della crescita globale per il prossimo anno.
Nel suo rapporto, la Banca Mondiale prevede che le recessioni in Brasile e Russia (il cui PIL sarà tagliato rispettivamente del 2,5 e dello 0,7%) toccheranno il fondo nel 2016, mentre la Cina sperimenterà un rallentamento della crescita in misura modesta, dal 6,9% al 6,7%, rallentamento definito per lo più fisiologico. Senza dimenticare il Sudafrica, la cui crescita oggi arranca e quest’anno sarà solo di poco superiore all’1%.
L’istituto con sede a Washington mette in risalto come i mercati emergenti sono oggi tutti rallentati e per di più contemporaneamente. A creare un “ambiente esterno particolarmente difficile per gli esportatori di materie prime” – si legge nel rapporto – i cali dei prezzi delle materie prime, il commercio globale in affanno e le pressioni valutarie. Proprio le materie prime spiegano molto del rallentamento dei mercati emergenti, visto che i Paesi produttori di petrolio, nel 2016 andranno a registrare una crescita zero.
Un rallentamento questo delle economie BRICS che potrebbe creare una “tempesta perfetta” riducendo tutta la crescita dell’economia globale. Come ha specificato nel suo rapporto la Banca mondiale:
“Se nel 2016 la crescita dei paesi BRICS rallenta ulteriormente (…) la crescita globale potrebbero essere tagliata di 0,7 punti percentuali (..) Se uno scenario simile dovesse combinarsi con nuove turbolenze nel sistema finanziario la crescita dei mercati emergenti potrebbero rallentare di ulteriori 0,5 punti percentuali e la crescita globale di ulteriori 0,4 punti percentuali”.
Nel rapporto “Global Economic Prospects. Spillovers amid weak growth”, la World bank stima per il 2016 un PIL globale in aumento del 2,9%, mentre l’economia dell’area euro dovrebbe espandersi quest’anno dell’1,7%, lo 0,1% in meno di quanto previsto la scorsa estate ma oltre il +1,5% stimato per il 2015. Prospettive più rosee per l’Iran che dopo l’accordo sul nucleare, secondo le stime della banca mondiale potrà veder salire il PIL nel 2016 del 5,8%, il 3,8% in più delle stime della Banca Mondiale di giugno.