Le Banche centrali scendono in campo sul cambiamento climatico, anche perché senza riforma il sistema finanziario rischia perdite.
Lo sottolineano i governatori della Banca d’Inghilterra, Mark Carney, e della banca centrale francese, Villeroy de Galhau, che in una lettera pubblicata oggi sul Guardian, invitano la comunità finanziaria internazionale ad agire “per evitare la catastrofe”.
“Come responsabili delle politiche finanziarie e supervisori prudenziali non possiamo ignorare gli evidenti rischi sotto i nostri occhi. Il cambiamento climatico è un problema globale, che richiede soluzioni globali e l’intero settore finanziario ha un ruolo centrale da svolgere” si legge nella lettera, in cui i capi di due delle banche centrali più influenti del mondo invitano gli altri regolatori finanziari a effettuare stress test sui cambiamenti climatici per individuare eventuali rischi nel sistema, chiedendo al contempo una maggiore collaborazione tra le nazioni sulla questione.
Non solo. I due governatori hanno avvertito che una “ridistribuzione massiccia di capitale” è necessaria per contenere l’aumento della temperatura sotto i 2 gradi fissato dall’accordo sul clima di Parigi:
“Se alcune aziende e industrie non riescono ad adattarsi a questo nuovo modello, non è garantita la loro stessa esistenza”, hanno detto Carney e De Galhau.