NEW YORK (WSI) – Cambio di rotta nella politica moneteria. Se fino a giugno il mercato sembrava pronto a nuove misure espainsive, non ultima quella dell’helicopter money, a quanto pare ora la situazione sembra avanzare nel senso opposto. Cosa e’ successo?
Due le ipotesi principali avanzate da Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos, nella sua consueta newsletter settimanale Il Rosso e Il Nero:
“La prima è che, silenziosamente, le banche centrali stanno preparando il terreno proprio a quell’helicopter money di cui non si parla più”. Non va scartata anche l’ipotesi, le autorità’ monetarie si siano rese conto che “I rendimenti sotto zero, soprattutto sulle scadenze lunghe, cominciano ad avere più effetti negativi che positivi”.
Cio’ premesso, che cosa ci può aspettare nell’immediato futuro? Secondo Fugnoli,
“è molto improbabile che la Bce si spinga davvero ad avviare già in febbraio la riduzione graduale del Qe. Sembra invece più logico un prolungamento di sei mesi seguito poi, eventualmente, dal tapering. Il Qe europeo, in ogni caso, non sarà eterno, soprattutto in queste dimensioni. Solo quello giapponese, verosimilmente, sarà permanente”
L’esperto spiega, a questo proposito, che “seppure uguali nella quantità’, gli acquisti attuali di titoli da parte di Bce e Banca del Giappone sono incidono in modo molto diverso sul mercato”.
“In Giappone la BoJ non fa altro che finanziare il deficit pubblico che man mano si viene a creare. In Europa la Bce va molto più in là e oltre a finanziare il deficit compra debito preesistente. Il Giappone è quindi in una situazione di stato stabile, mentre l’Europa, se prolunga all’infinito il Qe in queste dimensioni, rischia addirittura l’estinzione completa del suo debito”.
Guardando avanti:
Tassi negativi e Qe diventeranno in futuro strumenti ordinari di pronto soccorso in caso di recessione. Nei tempi normali si dovrà fare invece maggiore ricorso alle politiche fiscali coordinate con quelle monetarie. L’era della sola politica monetaria come alfa e omega della politica economica si avvia alla conclusione. Operativamente ribadiamo quanto scritto nelle scorse settimane, fino all’8 novembre mercati stabili. C’è ancora un mese per accumulare cash.
Fonte: Il Rosso e Il Nero