Anche le banche dovranno essere più responsabili. Non si tratta di una dichiarazione di intenti ma deriva dalla necessità di rispettare una serie di nuovi principi fissati dall’Onu come già accade per le multinazionali del comparto industriale.
I 6 principi alla base di questa svolta “Principles for responsible banking” saranno presentati nel corso dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si terrà il 22 settembre. Queste norme si prefiggono il compito di allineare il comparto bancario agli obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Onu e all’accordo sul clima di Parigi del 2015.
Ma non solo. Si tratta di strumenti utili agli istituti di credito per inserire la sostenibilità in tutte le loro aree di business e per individuare dove esista un potenziale per dare un contributo maggiore a un mondo più sostenibile. In parte qualcosa è già stato fatto ma ora il rispetto di queste tematiche sarà più vincolante.
Nel dettaglio i 6 principi fissati dall’Onu prevedono:
- alignment: introduce l’allineamento, delle strategie aziendali con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni unite (Sdgs), con la Cop21, e con le disposizioni nazionali e regionali;
- impact: introduce la valorizzazione dell’impatto positivo e la riduzione di quello negativo, attraverso proprie attività, prodotti o servizi;
- clients & customers: incoraggia, presso clienti e utenti, pratiche sostenibili e consente attività economiche che creino prosperità condivisa per le generazioni attuali e future;
- Stakeholders: introduce un lavoro di engagement e collaborazione proattiva;
- governance & target setting: introduce una governance efficace e una cultura bancaria responsabile;
- transparency & accountability: introduce la creazione di un sistema di monitoraggio e rendicontazione dei risultati e dell’impatto dei principi.
Questi punti sono il risultato di un lungo lavoro che ha coinvolto una parte rilevante del mondo bancario e le Nazioni Unite, in particolare la United Nations Environment Programme Finance Initiative (Unep).
È bene sottolineare che già da tempo il mondo della finanza e delle banche è vicino ai temi della responsabilità e della sostenibilità, soprattutto per quanto riguarda il mondo degli investimenti. Un tempo considerato un fenomeno di nicchia, ora la sostenibilità sta prendendo sempre più piede visto che la domanda di prodotti finanziari specializzati sta arrivando dai singoli risparmiatori.
Tra questi, un interesse evidente proviene dai segmenti wealth e private, per via della loro promozione di iniziative filantropiche, e dai millennial, per la struttura della loro scala valoriale. Oltre all’importanza sociale di questi concetti, è ormai provata anche la loro bontà finanziaria che nel tempo porta a un extra-rendimento e a un calo del rischio.
Al di là di quanto introdotto dall’Onu per gli istituti di credito è necessario tenere sempre presente che il principio della responsabilità vale anche a livello individuale, sia per quello che siamo sia per quello che facciamo.