Le banche italiane stanno migliorando a livello di riduzione degli Npl. A dirlo un report dell’agenzia intitolato “Le banche italiane progrediscono nella ristrutturazione nel 2017 e innalzano gli obiettivi di riduzione della NPL”.
Nel report DBRS osserva che le banche italiane hanno adottato misure significative per migliorare i loro problemi di patrimonio tanto che gli NPL lordi del settore sembrano destinati a migliorare fino a raggiungere un livello prossimo o inferiore al 10% entro il 2019- 2020. L’agenzia ritiene che la redditività principale del settore bancario italiano nel 2017 sia stata modesta ma per il 2018 si attende che le banche italiane rimarranno impegnate nella ristrutturazione, un processo che dovrebbe consentire di beneficiare inoltre della ripresa in corso dell’economia nazionale.
“La lotta alle sofferenze rimane la priorità fondamentale per le banche italiane nel 2018. Le scorte di NPL sono diminuite del 15%, scendendo a 209 miliardi di EUR all’ anno 2017, da 245 miliardi di euro a fine 2016, corrispondente ad un NPL ratio lordo del 14,9%, pari al 7,5% al netto degli accantonamenti. Tutto ciò è stato sostenuto da minori afflussi, cessioni e cartolarizzazioni grazie al sistema di garanzia GACS (Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze)”.
Tuttavia secondo quanto scritto dalla Commissione europea nel rapporto sugli squilibri, restano ancora alti gli npl (oltre che la disoccupazione) come ha affermato il numero due della Commissione Ue Valdis Dombrosvskis.
“In Italia ci sono squilibri eccessivi (…) Ci sono ancora problemi nel settore bancario, ma si stanno affrontando, ma in generale restano ancora sfide da superare. La competitività esterna è migliorata ma la debole produttività, legata a ostacoli strutturali, all’accelerazione del costo del lavoro e alla bassa inflazione rendono impegnativo ribaltare la perdita di competitività. Lo stock di npl poi ha cominciato a scendere recentemente e pesa ancora sul capitale delle banche, sui profitti e sulle politiche di prestito”.
Il problema rimane la redditività ancora modesta dice DBRS.
“La redditività di base rimane modesta e richiederà un ulteriore miglioramento della qualità e dell’ efficienza degli asset”.