Economia

Banche europee: verso crescita zero dei prestiti per mutui ipotecari

Le banche europee sono sulla strada per registrare una crescita zero dei prestiti per mutui ipotecari quest’anno a causa degli alti tassi di interesse, ma si prevede una ripresa già a partire dal 2025. Lo scrive il Financial Times, che cita  un’analisi di EY sui dati dell’Autorità bancaria europea, ricordando che, negli ultimi due anni, le famiglie europee sono state scoraggiate dall’accendere nuovi mutui alla luce dei tassi di interesse record.

Mutui: verso crescita zero

In base ai dati elaborati da EY, le banche delle maggiori economie della zona euro (Germania, Francia, Spagna e Italia) dovrebbero sperimentare una crescita dei mutui ipotecari (quasi la metà dei prestiti totali nell’Eurozona) pari a zero rispetto al +4,9% del 2022. Mai un dato era stato così negativo da dieci anni (+ 0,2% nel 2014).

“Il mercato immobiliare continua a essere il più colpito con una crescita piatta quest’anno, ma con la riduzione del costo della vita e dei prestiti, l’acquisto di case e la domanda di credito da parte di consumatori e imprese dovrebbero riprendere”, ha dichiarato Omar Ali, responsabile dei servizi finanziari globali di EY.

La società di consulenza prevede una ripresa dei prestiti ipotecari a partire dal 2025, con una crescita stimata del 3,1%, e un aumento al 4,2% l’anno successivo, grazie al calo dei costi di finanziamento e al rallentamento dell’inflazione, che ridurrà alcune delle pressioni sul mercato immobiliare.

Il picco dei tassi è alle spalle

La BCE ha aumentato il suo tasso di interesse principale dallo zero nel 2022 al massimo storico del 4% nel settembre 2023. Lo scorso giugno, complice un calo del tasso di inflazione, la musica è cambiata: l’istituto di Francoforte ha tagliato il suo tasso principale al 3,75% e si prevede che nei prossimi mesi effettuerà ulteriori tagli a causa dell’attenuazione dell’inflazione.

Segnali di raffreddamento dei prezzi sono attivati anche ad agosto, quando l’inflazione annuale dell’Eurozona è scesa al 2,2% dal 2,6% del mese precedente.

I prestiti alle imprese

Un lieve miglioramento è invece previsto per i prestiti alle imprese, che dovrebbero crescere dello 0,5% quest’anno, dopo la flessione dello 0,1% del 2023. Le cose andranno meglio nel 2026, quando EY ha previsto che la crescita raggiungerà il 4,2% nel 2026, con una forte crescita in Francia e Germania. Nello stesso tempo, la crescita del credito al consumo dovrebbe passare dallo 0,9% di quest’anno al 4,2% nel 2026.

In crescita i prestiti in sofferenza

Infine, uno sguardo ai prestiti in sofferenze. Secondo le previsioni di EY, anche se le banche subiranno perdite leggermente maggiori (dal 2% di quest’anno al 2,3% nel 2025 e nel 2026), queste non rappresentano un rischio serio per gli istituti di credito.

Si prevede infatti i prestiti in sofferenza aumenteranno ma sono ancora molto al di sotto del picco raggiunto durante la crisi del debito dell’Eurozona nel 2013 (8,4%).

“Con il miglioramento del contesto economico, le banche potranno concentrarsi maggiormente sulle loro agende di crescita e trasformazione, per sostenere il successo a lungo termine”, ha concluso Ali al quotidiano inglese.