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Banche italiane puntano sul ramo assicurazioni per diversificare redditi

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Le banche italiane, con Intesa Sanpaolo capofila, si stanno organizzando per aumentare la vendita di prodotti assicurativi alla clientela. Si tratta di polizze non-vita tradizionalmente poco attraenti per le famiglie italiane, che però potrebbero rivelarsi una nuova fonte di reddito per le banche. Si parla di assicurazioni che includono, ad esempio, coperture contro eventi naturali o cure sanitarie.

Un canale quantomai gradito in un momento in cui il margine d’interesse è eroso dalla politica monetaria espansiva della Banca centrale europea.
Secondo quanto racconta l’agenzia Reuters, Intesa Sanpaolo avrebbe stabilito obiettivi triennali ambiziosi per il business delle assicurazioni: passare a 2,5 miliardi di premi lordi, contro i 400 milioni del 2017, puntando a “dotare” di un’assicurazione quasi 2 clienti su 10 (il 18%, per la precisione).

Nelle altre grandi economie europee questi prodotti assicurativi hanno una rilevanza assai superiore. I premi incassati sulle polizze, escluse quelle sulla vita, sono pari all’1,9% del Pil in Italia, contro 3,3% di Francia e Germania, riporta Reuters. Se si depura il dato dalle assicurazioni sulle automobili, resta un valore dei premi lordi pari allo 0,9% del Pil italiano.

L’intuizione delle banche, esposta dal responsabile Intesa per il ramo assicurazioni Nicola Fioravanti, è che l’indole prudente degli italiani potrebbe essere sfidata. Questa li spinge a risparmiare denaro sul conto corrente per coprirsi da eventuali imprevisti piuttosto che pagare premi assicurativi.
“Possiamo vedere che alcuni dei nostri clienti mantengono denaro in eccesso sui loro conti correnti per i giorni difficili … vogliamo che capiscano che potrebbero investirne un po’ per comprare protezione”, ha affermato Fioravanti.

Oltre a Intesa anche Bper è interessata a perseguire lo stesso obiettivo. “E’ una mossa naturale per le banche che cercano di diversificare”, ha commentato Diego Rossi di Bper, in merito alla vendita di assicurazioni da parte delle banche, “il bisogno di acquistare protezione non è sentito molto, ma ciò può anche cambiare rapidamente. I frequenti terremoti negli ultimi anni hanno reso i relativi prodotti assicurativi di enorme successo”.