Se Londra resta la patria dei “paperoni” delle banche, l’Italia è il Paese in cui cresce più rapidamente il numero dei banchieri milionari. Lo segnala il rapporto dell’Autorita’ bancaria europea (Eba) sui redditi più alti nel settore.
Nel 2019, secondo il report dell’Autorità bancaria europea (Eba) sui compensi degli ‘high earners’, i dirigenti che hanno ricevuto compensi superiori al milione di euro sono aumentati del 17%, da 206 a 241, spartendosi una torta complessiva da 419 milioni di euro. L’aumento dei banchieri ‘a sei zeri’ in Italia è il più consistente registrato tra i grandi Paesi europei.
Allargando lo sguardo all’Unione europea (i dati includono per l’ultima volta la Gran Bretagna) i milionari sono rimasti “sostanzialmente stabili”, aumentando di uno 0,5% a 4.963, di cui il 70,9%, pari a 3.519, concentrato nel Regno Unito.
Un’ampia maggioranza (il 71%) è basata nel Regno Unito (3519) tuttavia gli effetti della Brexit hanno cominciato a farsi sentire: Londra è l’unica tra le principali piazze a registrare una flessione (95 banker ad alto reddito in meno) rispetto all’anno precedente, mentre Germania, Francia e soprattutto Italia diventano poli attrattivi.
Una crescita degli stipendi dei top manager che avviene nonostante la riduzione del numero di filiali e dei dipendenti.
Banchieri italiani milionari aumentati del +17% in un anno
In particolare, come dicevamo, in Italia la variazione è stata del 17% con 241 banchieri milionari complessivi rispetto ai 206 dell’anno precedente: la remunerazione media è di 1,74 milioni di euro per un totale di 419 milioni di euro percepiti.
Di rilievo anche l’incremento avvenuto in Francia (+15,4% a 270) e in Germania (+9,3% a 492).
L’aumento dei manager con reddito elevato in questi Paesi, secondo l’Eba, è conseguenza di tre fattori: la riallocazione degli staff dal Regno Unito verso i Paesi Ue in vista della Brexit; i buoni risultati finanziari di alcuni gruppi, in particolare nel corporate banking; le ristrutturazioni e i consolidamenti avvenuti nel settore che hanno determinato il pagamento di elevate indennità di fine rapporto.