La Bce ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare la distribuzione dei dividendi agli azionisti.
Una limitazione introdotta nel marzo 2020 con lo scopo di rafforzare la capacità degli istituti di credito europei di assorbire le perdite e di sostenere il credito a famiglie e imprese durante la pandemia di coronavirus. La raccomandazione era stata riconfermata poi a luglio, mentre a dicembre la Bce aveva raccomandato alle banche di limitare il pagamento dei dividendi. Un trattamento analogo è stato sollecitato anche per il riacquisto di azioni proprie (buy back).
La raccomandazione sui dividendi della Bce è valida fino al 30 settembre 2021; di conseguenza, le prossime decisioni sulla distribuzione dei dividendi dovrebbero essere assunte nel corso del quarto trimestre.
Una decisione simile era stata presa nelle settimane scorse anche dalla Fed e dalla Banca d’Inghilterra per quanto riguarda gli istituti di credito anglosassoni.
Per quanto riguarda le banche italiane eventuali decisioni sui dividendi si potranno sapere nel corso della prossima settimana quando verranno resi noti i conti trimestrali dei principali istituti di credito quotati a Piazza Affari.
Secondo un recente report di Equita Sim, in termini di dividend yield (rapporto tra dividendo e prezzo del titolo), i titoli bancari più interessanti sono Intesa Sanpaolo con un rendimento del 6%, Unicredit del 6,2%, Banca Mediolanum del 9,1% e Banca Generali del 7,5%.
Dividendi banche, richiesto approccio prudente
La Bce chiede ai banchieri della zona euro di adottare comunque un approccio prudente e prospettico in merito alle decisioni sulle politiche di remunerazione degli azionisti. Francoforte continuerà a valutare le politiche di remunerazione delle banche e il potenziale impatto sulla loro capacità di mantenere una solida base patrimoniale.
Nella valutazione della traiettoria patrimoniale e dei piani di distribuzione dei dividendi delle banche, le autorità di vigilanza adotteranno un approccio prospettico, tenendo in debito conto anche gli esiti degli stress test che dovrebbero essere resi noti entro la fine del mese.
La Bce ricorda poi che le banche non dovrebbero sottostimare il rischio che perdite aggiuntive possano in seguito incidere sull’evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno giungeranno a scadenza.
Le autorità di vigilanza interagiranno con le banche durante l’estate nell’ambito del regolare dialogo di vigilanza.