Economia

Banche, King: “Crisi scoppierà molto presto”. Eurozona spacciata

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LONDRA (WSI) –  “L’area euro è spacciata” e un’altra crisi finanziaria è inevitabile a meno che le banche e i governi non apportino le riforme strutturali necessarie perché il sistema globale torni ad essere sicuro. Lo ha detto uno dei più importanti banchieri del pianeta, l’ex governatore della Banca d’Inghilterra.

Mervyn King, che ha governato dal 2003 al 2013, ha aggiunto che un altro crac dei mercati si manifesterà molto presto, “presto piuttosto che tardi“, dal momento che gli errori che hanno causato la stretta creditizia del 2008 sono stati il risultato di un sistema pieno di falle più che dell’avidità dei banchieri.

Le dichiarazioni molto forti di King sono contenute in un libro intitolato “The End Of Alchemy: Money, Banking And The Future Of The Global Economy” che porta la sua firma e in cui King osserva come

L’attività frenetica delle autorità di controllo non è sufficiente a celare il fatto che nulla di fondamentale è cambiato” nel sistema delle banche, ha scritto l’ex banchiere centrale, molto critico nei confronti dei suoi colleghi.

Il concetto principale espresso nel libro analizzato dal Telegraph sostiene la tesi secondo cui deve essere fatto molto di più per capire le vere ragioni dietro al crollo dei mercati e dell’economia del 2008.

“Senza una riforma del sistema finanziario, un’altra crisi è certa. Il fatto che i tentativi di affrontare e risolvere gli squilibri dell’economia mondiale abbiano fallito ci dice che un’altra crisi è più probabile che arrivi presto piuttosto che tardi”.

Eurozona spacciata

L’uomo che ha guidato la banca centrale del Regno Unito in tempi di crisi finanziaria ha avvertito che le tensioni interne all’area euro – in particolare l’ammontare di debito accumulato in paesi come la Grecia – non saranno mai risolte.

La soluzione migliore potrebbe essere dunque quella di dividere il blocco a 19, per consentire ai paesi meno virtuosi di tornare a essere competitivi.

King sostiene che qualsiasi mossa che finisca per rafforzare la moneta unica potrebbe rivelarsi un boomberang. Un’unione politica più forte che consenta alla Grecia di cancellare parte del suo ingente debito pubblico farebbe infuriare molta gente e compromettere il progetto dell’Eurozona.

L’unione monetaria ha creato un conflitto tra un’élite centralizzata da una parte e le forze della democrazia sul piano nazionale dall’altra. È un fenomeno estremamente pericoloso“.

Fonte: The Independent