Economia

Banche malate: Commissione Parlamentare d’inchiesta, lavori in corso

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Banche malate: Commissione Parlamentare d’inchiesta, lavori in corso

“Una rete di complicità fatta di offerte di impiego e consulenze. Dirigenti controllori di Bankitalia passati in corsa ai vertici delle banche controllate. Quel che sta già emergendo non è un bello spettacolo. Detto questo, la commissione d’inchiesta che presiedo non guarderà in faccia nessuno, deve essere chiaro, non rispetterà santuari. Ma i processi e le attribuzioni delle responsabilità penali, in uno stato di diritto, si fanno nei tribunali e non nelle aule parlamentari”.

Quello che avete appena letto lo ha affermato in una intervista al quotidiano “Repubblica”Pier Ferdinando Casini, presidente della Bicamerale sulle banche. 

Nel settembre del 1999, lasciato volontariamente il Corpo della Guardia di finanza per occuparmi di “soldi sporchi” nell’ambito di un Gruppo bancario, il mio primo interlocutore fu proprio un ex ispettore della Banca d’Italia, opportunamente allocato in una posizione di vertice.

Queste persone poi, erano le stesse che al momento opportuno, cioè quando arrivavano le verifiche ispettive – il cui inizio si conosceva con qualche mese di anticipo – tenevano i rapporti con l’Organo di vigilanza centrale.

Insomma, un conflitto di interessi a cielo aperto, permanente, direi quasi istituzionale.

Il lavoro da fare è immane e il tempo è poco.

Spero che almeno l’occasione sia matura per convincere la politica circa la necessità di rendere pubblica al 100% l’attività della Vigilanza dell’Organismo centrale, evitando la commistione di interessi fra “controllori & controllati”.

È stata questa certamente una esigenza del passato, destinata ad affievolirsi per effetto del ruolo assegnato a breve alla Banca Centrale Europea dal 1° gennaio 2018, laddove chiamata ad occuparsi della salute economico-patrimoniale dei nostri Istituti di credito.