Le banche sono le protagoniste indiscussi della corsa dell’indice Ftse Mib nel 2021. Complice il risiko bancario, che continua a vedere coinvolti alcuni dei maggiori protagonisti del credito italiano, ma anche grazie al buon andamento della redditività e la prospettiva di un rialzo dei tassi, l’indice Ftse Italia All Share Banks ha segnato da inizio anno un aumento del 23,33%. Una percentuale nettamente superiore a quella registrata dal Ftse Mib, la cui crescita si è arrestata a +14%. Più significativa la performance a un anno: l’indice italiano dei titoli bancari è arrivato a segnare +46%.
Le banche che hanno corso di più nel Ftse Mib
Tra i big del settore, in cima alla classifica spicca Banco BPM, spesso al centro dei rumors di un consolidamento, é regina incontrastata con +43% da inizio anno. Nel podio tra le banche che hanno corso di più a Piazza Affari, spicca Banca Generali e Unicredit che, da gennaio a oggi, hanno messo a segno rispettivamente +39% e +37%.
E poi? Vediamo le performance dei primi otto maggiori titoli bancari, da gennaio 2021 a oggi:
- Banco Bpm (+43%)
- Banca Generali (+39%)
- Unicredit (+37%)
- Mediobanca (+31,38%)
- Banca Mediolanum (+24%)
- Intesa Sanpaolo (+23%)
- Bper (+17%)
- Fineco Bank (+15%).
Sofferenze nette in forte calo
Nel complesso le banche italiane hanno mostrato una buona capacità di tenuta, nonostante la contrazione dell’attività economica provocata dalla diffusione della pandemia.
A conferma del miglioramento dello stato di salute delle banche italiane, l’Abi, nell’ultimo report mensile, ha messo in evidenza che le sofferenze nette bancarie presenti nei bilanci degli istituti si sono attestate a luglio 2021 a 17,9 miliardi di euro, in riduzione rispetto ai 24,6 miliardi di luglio 2020 (-6,8 miliardi pari a -27,4%) e ai 31,9 miliardi di luglio 2019 (-14,1 miliardi pari a -44,1%). Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di 71 miliardi (pari a -79,9%).
Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è pari all’1,03% a luglio 2021, (era 1,41% a luglio 2020, 1,83% a luglio 2019 e 4,89% a novembre 2015), segnala l’Abi.
…mentre gli utili sono in corsa
Se le sofferenze mostrano un forte calo, nel primo semestre del 2021 gli utili dei maggiori gruppi bancari italiani sono risultati in netta crescita. Secondo l’ultima analisi di Dbrs Morningstar, nel secondo trimestre dell’anno le banche italiane hanno registrato un utile netto aggregato di 3 miliardi di euro, in aumento rispetto a 1 miliardo del secondo trimestre 2020.
Per quanto riguarda, invece, il primo semestre, l’utile netto è stato di circa 6 miliardi, il che si confronta con una perdita netta di 594 milioni registrata nel primo semestre dello scorso anno.
Un bel salto, basato certamente sulla ripresa economica ma anche sulla ristrutturazione in certi casi (Unicredit e Mps) e sulle aggregazioni (Ubi in Intesa Sanpaolo e Credito Valtellinese in Credit Agricole Italia).