LONDRA (WSI) – Le banche europee, finite nel mirino dei ribassisti sui mercati dopo il caso dei crediti inesigibili di Erste Bank, hanno deciso di ripulire i loro portafogli sbarazzandosi di prestiti indesiderati per un valore complessivo di anche 100 miliardi di euro quest’anno.
L’obiettivo è mettere in sesto i propri affari e libri contabili in vista dei controlli e delle richieste delle autorità di regolamentazione, che vogliono da parte loro assicurarsi che non si ripeta una crisi subprime.
Buona parte delle operazioni è stata già completata o sta per esserlo, con circa €83 miliardi di asset che sono stati venduti o comunque che sono stati messi in vendita.
L’anno scorso a metà anno la somma era di €64 miliardi, secondo le cifre pubblicate da PwC e citate dal Financial Times
Richard Thompson, un partner della società di consulenza contabile, ha detto che la somma potrebbe raggiungere i 100 miliardi quest’anno.
I manager di fondi sono pronti a investire un “muro di denaro” per assicurarsi le attività scartate dagli istituti di credito.
Se le stime si dovessero rivelare corrette, la cifra complessiva sarebbe così pari a più del doppio quella di due anni fa.