New York – C’e’ gia’ chi parla del piu’ grande scandalo finanziario della storia. Una serie di banche tra cui la svizzera UBS, l’inglese Barclays e le americane Citigroup e Bank of America, sono finite sotto inchiesta per una presunta manipolazione di quello che e’ il tasso di riferimento per centinaia di miliardi di prodotti finanziari.
Curioso che l’informazione sia stata svelata dalla stessa svizzera Ubs: con ogni probabilita’, autodenunciandosi, il gruppo spera di godere di un’immunita’ parziale.
Secondo l’accusa, 18 istituti di credito avrebbero mantenuto artificialmente basso il tasso del Libor – la cifra “piu’ importante al mondo” – per non sembrare vulnerabili o per gonfiare gli utili. Si tratta del tasso d’interesse utilizzato dalle banche per prestare denaro l’una all’altra.
L’indagine – di cui aveva dato un’anticipazione qualche giorno fa il Financial Times e che oggi e’ diventata ufficiale – e’ stata avviata dalle autorita’ di vigilanza di Gran Bretagna, Stati Uniti e Giappone su 16 grandi gruppi sospettati di aver manipolato il tasso di riferimento per le indicizzazioni dei mutui.
Al centro dell’ inchiesta ci sono la britannica Barclays, Citigroup, Bank of America e Ubs. Le quattro banche hanno ricevuto un mandato di comparizione per aver manipolato il tasso tra il 2006 e il 2008.
Secondo Bloomberg la vigilanza americana ha chiesto a Citigroup, Deutsche Bank, Bank of America e Jp Morgan di permettere ai propri dipendenti di contribuire all’indagine.