ROMA (WSI) – Slitta almeno per il momento il rimborso degli obbligazionisti vittime del crack delle quattro banche, Banca Etruria, Banca Marche, CariFerrara e CariChieti. Il Governo attende il via libera da parte di Bruxelles al decreto sui rimborsi che con tutta probabilità non arriveranno il 31 marzo – data fissata dalla Legge di Stabilità per il varo del provvedimento.
L’Ue non sembra apprezzare la via breve scelta da Renzi, ossia risarcire in maniera automatica gli obbligazionisti.
L’intenzione è quella di estendere il più possibile la platea dei rimborsi, arrivando a coprire anche il 100%, il che significa aumentare gli stanziamenti del Fondo creato ad hoc con la Legge di Stabilità passando da 100 a quasi 300 milioni di euro.
Il Governo vorrebbe anche saltare la via dell’arbitrato caso per caso, previsto dalla Legge di stabilità. Ed è proprio durante l’arbitrato che si dovrebbe accertare la responsabilità delle quattro banche coinvolte nel fallimento e che hanno venduto titoli alla clientela che ha perso i risparmi di una vita. Con l’arbitrato in sostanza si dovrebbe accertare la truffa conclamata e se si salta questo passaggio non si parla più di truffa e quindi non si potrebbe più parlare di risarcimenti, bensì di aiuti di Stato, facendo sì che l’Italia incorra in una procedura di infrazione.
Il Governo è così nuovamente al lavoro per intavolare un nuovo decreto che trovi il beneplacito di Bruxelles e a quanto si apprende dalle indiscrezioni sembra che il rimborso non sarà tutto a tutti, escludendo gli investitori che avevano affidato il loro portafoglio ad intermediari e che non erano correntisti delle quattro banche.
L’impasse in cui è caduto il premier Reniz con il decreto sulle banche sta innervosendo gli alleati di Scelta Civica mentre trova il plauso da parte del Movimento 5 Stelle che parla di “propria vittoria”.
“Se fossero fondate le indiscrezioni di stampa che parlano di un decreto contenente un deciso incremento del Fondo in favore dei risparmiatori truffati dal “salva-banchieri” non potremmo che prenderne atto con la soddisfazione di chi vede i primi frutti della pressione politica, mediatica e sociale portata avanti per mesi insieme ai piccoli risparmiatori truffati. Forse Renzi allarga un pò i cordoni della borsa perché si avvicinano le elezioni. La nostra vigilanza sarà comunque ferrea come sempre. Non molleremo di un centimetro finché tutti i risparmiatori non saranno pienamente risarciti”.