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Banche: tra i 5 migliori titoli su cui investire 3 sono italiani

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Banco BPM, Intesa SanPaolo, Unicredit, Hsbc, ING Groep sono le cinque banche europee in grado di sovraperformare nell’attuale difficile contesto economico.

Ad indicarli  Filippo A. Diodovich, Market Strategist di IG Italia. Sullo sfondo, forti pressioni inflazionistiche in continuo aumento che stanno comprimendo sempre di più i margini sugli utili delle imprese. A ciò si aggiunge l’incertezza dei mercati che si è altresì manifestata nei profondi ribassi dei principali indici azionari  e nello spread in forte rialzo.

Molti i perdenti generati da questo nuovo ordine mentre i vincitori sono pochi ma tra questi vi sono i titoli del comparto bancario, storicamente privilegiato dagli alti tassi di interesse.

Di conseguenza, per affrontare al meglio questo periodo di grosse difficoltà, l’esperto suggerisce cinque titoli in grado di sovraperformare e schermare le eventuali perdite contratte fino ad ora.

Cinque migliori banche in Europa su cui investire

Nella lista di Diodovich vi sono ben tre italiane, un ottimo riconoscimento per il nostro paese.

In primo luogo è bene investire su Banco BPM che, secondo l’esperto di IG Italia, recentemente sta beneficiando molto dalle speculazioni su una possibile operazione di finanza straordinaria. Dopo i minimi del 9 maggio (€2,79), il gruppo bancario milanese consolida una performance positiva del 20% da inizio anno anche se ha leggermente ritracciato fino a €3,16.

Il nostro giudizio rimane dunque complessivamente positivo, considerando il giudizio del mercato a  proposito delle operazioni di crescita esterne.

Poi c’è UniCredit. La banca di Piazza Gae Aulenti ha beneficiato positivamente dai risultati trimestrali, più positivi del previsto.

Infatti, sembra che gli investitori abbiano quasi dimenticato la forte esposizione del gruppo verso il mercato russo – dove Unicredit è presente dal 2005 con circa 4mila dipendenti e 70 filiali – così come i rischi a cui è sottoposta. Tuttavia, il titolo – dai minimi di €7,85 toccati il 9 maggio – ha rimbalzato di quasi il 33% fino agli attuali €10,45.

In conclusione, crediamo che il titolo possa beneficiare dal nuovo scenario macro e continuare con la tendenza rialzista nel breve-medio periodo.

Intesa Sanpaolo è il più grande gruppo bancario italiano che ha beneficiato molto in borsa dall’annuncio dei risultati trimestrali, in linea con le aspettative del consensus. Dal minimo del 9 maggio (€1,83), il titolo fa registrare un rialzo del 9,25% fino a quasi €2.

Pensiamo dunque che il gruppo possa continuare a beneficiare dall’attuale scenario macro e proseguire la tendenza al rialzo nel breve-medio termine.

Infine, allargando lo sguardo all’intero continente, l’esperto suggerisce di aumentare l’esposizione verso HSBC (Hong Kong and Shanghai Banking Corporation) che gode di grande vitalità nell’ultimo periodo. A Londra, HSBC quota al momento a £518, +15% da inizio anno.

Crediamo che il titolo possa beneficiare in modo consistente dal rialzo globale dei tassi di interesse, soprattutto dal settore del retail banking che prevede utili in crescita per il 2022. Inoltre, anche dal lato della gestione patrimoniale per i clienti HNWI (High Net Worth Individuals) i margini ampi e la forte domanda creano delle prospettive future molto interessanti. In conclusione, consigliamo di privilegiare il titolo per chi possiede un portafoglio con un obiettivo di rendimento elevato a breve termine.

Infine è bene puntare anche su ING GROEP, il gruppo olandese che ha registrato risultati trimestrali sopra le attese che ne confermano l’outlook positivo nel breve-medio periodo. L’EBIT tocca i €668 milioni trainato da un incremento degli interessi e delle commissioni. Inoltre, il gruppo dimostra la sua ottima patrimonializzazione con un CET1 Ratio fermo al 14,9%. Anche i ricavi dalla divisione del retail banking crescono del 20% rispetto allo stesso periodo del 2021. Inoltre, scendono i costi operativi che sono più bassi di un anno fa.

Tuttavia, anche il gruppo olandese è stato colpito dalla crisi geopolitica Ucraina che ha generato €834 milioni di costi legati alle vicende con la Russia. Nonostante ciò, la società prevede di redistribuire agli azionisti circa €1,25 miliardi sottoforma di dividendi.

Dopo i solidi risultati di inizio maggio, ad Amsterdam il titolo fa registrare una performance positiva del 14% con il titolo che lambisce i €9,8 dopo i minimi raggiunti il 6 maggio a €8,5.

In conclusione, pensiamo che il titolo possa continuare a sovraperformare nell’attuale scenario macroeconomico e regalare grosse soddisfazioni per i suoi azionisti.