Economia

Banche, tra le italiane Fineco regina per solidità patrimoniale

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La banca italiana più solida dal punto di vista patrimoniale è Fineco, seguita a ruota Mediolanun e Generali. È quanto emerge dalla classifica aggiornata stilata da Money.it sulla base del CET1 ratio (Common Equity Tier 1ratio) riferito nei bilanci d’esercizio del primo semestre 2017. Non si segnalano grandi cambiamenti rispetto ad agosto.

Ecco la classifica completa dei principali istituti italiani:

1. FinecoBank 22,14%
2. Mediolanum 21,9%
3. Generali 17%
4. Mediobanca 13,5%
5. BPER 13,17%
6. Intesa Sanpaolo 13%
7. UniCredit 12,8%
8. Ubi Banca 11,32%
9. Banco Bpm 10,4%

Entrando nel dettaglio delle prime tre posizioni, nel primo semestre 2017 FinecoBank ha riportato 282,7 milioni di euro di ricavi, per una crescita del 3,3% rispetto al primo semestre 2016. Sul podio segue Mediolanum, che nello stesso periodo 2017 ha registrato un utile netto consolidato in salita del 15% a 196,4 milioni di euro insieme ad una salita del 17% delle commissioni di gestione in scia dell’aumento delle masse di capitale gestite.

Medaglia di bronzo per Generali che, nel primo semestre, ha registrato un bilancio da record, in cui l’utile netto è salito del 61% a 108,1 milioni di euro. Tra le grandi rimane in fondo alla classifica Ubi Banca, che già in agosto si trovava agli ultimi posti. Questa invece – per fare un confronto – era la classifica aggiornata a giugno e stilata da Wall Street Italia con l’aiuto delle tabelle di Altroconsumo Finanza.

“Ricordiamo – si legge in una nota a corredo della classifica– che il Common Equity Tier 1, da solo, non può riferire in modo integrale sulla solidità patrimoniale di una banca – è necessario inserire il suo valore percentuale in un contesto valutativo più ampio”.

Intanto, a proposito del Cet1, l’Eba ha pubblicato il rapporto sul rischio nel settore bancario europeo al 30 giugno scorso. Da questo emerge, che nel secondo trimestre dell’anno, il ratio Cet1 ha raggiunto un nuovo picco dal quarto trimestre 2014 passando da 14,1% nel primo trimestre dell’anno al 14,3%.

In tutti gli Stati Ue si registra un ratio medio superiore al 10%. L’Italia è fra il 12 e il 13%, seguita solo dalla Spagna. La media Ue è di poco inferiore al 15% e sotto questo livello si trovano Austria, Francia, Cipro, Portogallo, Italia e Spagna.