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Banche, un altro fattore di rischio sistemico

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NEW YORK (WSI) – Per gli investitori a caccia di un nuovo motivo di preoccupazione per le banche, eccone un altro: hanno concesso una montagna di prestiti che difficilmente verranno ripagati.

È quanto mette in evidenza un articolo pubblicato su Bloomberg, nel quale si sottolineano i rischi dei prestiti facili concessi negli scorsi anni dalle banche europee e americane per via delle politiche monetarie espansive portate avanti dalla Bce e dalla Fed.

I tassi di interesse a zero – si legge nell’articolo – hanno spinto le banche a concedere prestiti a banche fuori dagli Stati Uniti e l’Eurozona. Risultato finale: l’ammontare totale di prestiti concessi fuori dalle due aree citate e’ salito negli scorsi sei anni a 12,7 trilioni di dollari, con una crescita pari al 57% (dati Bri).

Negli ultimi mesi la situazione su questo fronte ha fatto sorgere nuove e profonde preoccupazioni. Il piano della Federal Reserve di aumentare il costo del denaro, insieme all’incremento delle preoccupazioni sullo stato di salute di molti paesi emergenti (Brasile e Turchia prima tra tutti), ha messo in chiaro pericolo la capacita’ delle banche di alcuni paesi di ripianare i debiti.

Questo tra l’altro perché le valute nazionali dei mercati in questione hanno subito, nel corso degli ultimi mesi, profondi deprezzamenti contro il dollaro e la moneta unica. Ma anche alla luce dell’ondata di fallimenti aziendali che si sta registrando in alcuni mercati per via del peggioramento delle condizioni macro.

Il debito detenuto in dollari ed euro

Fonte: Bloomberg