Per le banche americane, il terzo trimestre dell’anno in corso è stato il migliore da quando la crisi finanziaria è scoppiata. E’ quanto ha comunicato la Federal deposit insurance corporation (Fdic), l’agenzia indipendente creata dal Congresso americano che garantisce i depositi bancari.
Nel periodo luglio-settembre 7.181 istituti bancari americani hanno registrato profitti per 37,6 miliardi di dollari, in rialzo del 6,6%, o 2,3 miliardi di dollari, rispetto allo stesso periodo del 2011. Il dato supera così il migliore risultato post-crisi messo a segno nel terzo trimestre dell’anno scorso e pari a 35,2 miliardi di dollari. Si tratta dell’11esimo trimestre consecutivo con bilanci in attivo per il settore bancario.
I ricavi, pari a 169,6 miliardi di dollari, sono stati il 3% (o 4,9 miliardi di dollari) più alti di quelli di un anno fa. Si tratta del migliore incremento su base annuale dal quarto trimestre del 2009.
Altro segno positivo in arrivo dal comparto bancario riguarda le attività di prestito, cresciute per la quinta volta negli ultimi sei trimestri. Rispetto al periodo aprile-giugno l’incremento è stato dello 0,9%, o 64,8 miliardi di dollari. A contribuire al rialzo sono stati soprattutto i prestiti per l’acquisto di automobili (+2,4%), seguiti da quelli alle aziende (+2,2%) e per l’acquisto di una casa (+0,8%). I prestiti per le costruzioni nel comparto immobiliare sono invece scesi del 3,2%.
Nella lista della Fdic riguardante le banche con “problemi” figurano 694 istituti bancari, in calo da quota 732 del periodo finito a giugno. Il dato, in calo dal primo trimestre del 2011, rappresenta i minimi del terzo trimestre del 2009. Nel periodo luglio-settembre 12 banche sono fallite, in numero più basso dal quarto trimestre del 2008.