Il Banco Desio è alla ricerca di consulenti e private banker per raggiungere l’obiettivo di 10 miliardi di asset in gestione. Ai clienti offre affidabilità, con scelte di investimento prudenti, e nuovi prodotti legati alla protezione
“Siamo una banca di prossimità con livelli di soddisfazione elevata tra i clienti”. Cosi Alessandro Decio, amministratore delegato di Banco Desio, esordisce all’incontro con Wall Street Italia per presentare la strategia di crescita nel mondo del wealth management.
“Il settore della consulenza finanziaria e del private banking rappresenta una parte molto importante per il nostro istituto che ispira fiducia” sottolinea Decio. “Grazie alle competenze che abbiamo sviluppato negli anni siamo riconosciuti come partner affidabile soprattutto dagli imprenditori che sempre più cercano un solo partner finanziario con il quale soddisfare le esigenze della propria impresa e quelle legate alla gestione del patrimonio di famiglia” rincara il manager.
Dott. Decio, nel vostro nuovo piano industriale un posto di rilievo è occupato dal wealth management. Che obiettivi vi siete posti?
Il nuovo piano di Banco Desio, presentato al mercato nelle settimane scorse, prevede di aumentare la presenza nel mondo del wealth management. Attualmente possiamo contare su 7,5 miliardi di asset in gestione e prevediamo di raggiungere quota 10 miliardi a fine piano nel 2026. Una crescita basata sia su linee interne, visti gli ottimi rapporti che abbiamo con il mondo imprenditoriale delle Pmi, sia su linee esterne grazie al reclutamento di nuovi professionisti per la rete di consulenti finanziari, composta da 65 professionisti e per la struttura di private banking che vanta 70 banker, attivi nelle 11 regioni in cui siamo presenti.
Quale è il profilo dei professionisti che state cercando?
Prevediamo di arruolare nei prossimi tre anni 60 nuovi consulenti finanziari. Siamo alla ricerca di professionisti di età compresa tra i 40-50 anni, magari con un trascorso da ex bancario e con portafogli consolidati, alla ricerca di una società con cui crescere e che fornisce servizi di alto livello non solo finanziari ma anche tutta la gamma di prodotti bancari tradizionali. Professionisti che andranno ad operare nelle aree in cui siamo già presenti con le nostre 280 filiali in Lombardia, Liguria, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Sardegna, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo e con le quali potranno lavorare in modo sinergico. Siamo anche alla ricerca di private banker di elevato standing da inserire nei nostri centri finanziari specializzati come quello da poco inaugurato a Genova e quelli che saranno aperti in futuro.
Che tipo di investimenti avete previsto per le rete di consulenti e private banker?
Tra le principali novità in arrivo c’è la nuova piattaforma digitale per erogare consulenza evoluta, anche a parcella, messa a punto da Prometeia. Inoltre prevediamo di aumentare la gamma di prodotti di investimento a disposizione dei nostri clienti che attualmente vanta accordi con oltre 100 case di investimento. Infine voglio ricordare che, per soddisfare le esigenze più complesse dei clienti, i banker possono contare sul nostro advisory desk in grado di costruire portafogli di investimento estremamente personalizzati.
Il piano industriale indica un rafforzamento anche nell’assicurativo. Prevedete una crescita nel vita o danni?
Da sempre siamo distributori di prodotti vita grazie alla collaborazione con le compagnie Helvetia e Italiana Assicurazione. Con i nostri due partner già da ora stiamo aumentando la penetrazione nel mondo della protezione ampliando l’offerta nel ramo danni, soprattutto per le famiglie della clientela private.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di gennaio 2024 del magazine Wall Street Italia. Clicca qui per abbonarti.