ROMA (WSI) – La Bank of England ha lasciato i tassi di interesse invariati allo 0,50%, con 8 voti a favori e 1 contrario. L’unico a opporsi alla decisione è stato il membro del Comitato Ian MacCafferty, che ha chiesto un aumento dei tassi di 25 punti base, allo 0,75%.
L’annuncio ha sorpreso i mercati, scatenando il calo della sterlina, che è scesa a $1,5491 rispetto a $1,5610 a cui oscillava poco prima del comunicato. Gli analisti avevano previsto una decisione con 7 voti favorevoli e due contrari.
Ieri la sterlina aveva testato un massimo in due settimane sulla moneta unica, a quota 69,65: questo perchè comunque aumentano le speculazioni su un aumento dei tassi anche da parte della Bank of England, che dovrebbe seguire velocemente la manovra restrittiva da parte della Fed.
Nel giorno che è stato battezzato dalla City Super Thursday, per i diversi dati e informazioni sull’economia britannica, il comunicato dell’istituzione fa pensare che l’adozione di una politica monetaria restrittiva nel Regno Unito non è ancora imminente.
La Commissione prevede ancora che il tasso di inflazione tornerà al 2% in un orizzonte di due anni.
Le speculazioni su un incremento dei tassi sono slittate alla primavera del 2016.
D’altronde l’istituto ha tagliato le stime sull’inflazione di breve termine. Rivista al ribasso la crescita dei prezzi, che dovrebbe essere nel 2015 di appena +0,3%, contro il +0,6% atteso a maggio, prima di accelerare all’1,5% nel 2016.
Detto questo, il presidente Carney ha reso noto che “il timing probabile del primo rialzo dei tassi di interesse si sta avvicinando. Tuttavia, il momento preciso della prima mossa non può essere previsto in anticipo. Sarà il prodotto di sviluppi e prospettive economiche. In poche parole, dipenderà dai dati”.
Carney ha sottolineato che l’outlook di breve termine dell’inflazione rimane contenuto e c’è “qualche prova di un contesto deflazionistico” tra i consumatori e le aziende.
Inoltre, nonostante la forza della domanda globale, “le esportazioni saranno ancora frenate dalla solidità della sterlina”.
Immediata la reazione della sterlina, che è scesa nei confronti delle principali valute; i tassi decennali sui bond UK sono scesi all’1,95%.
Riguardo al Pil, la BoE stima una crescita +2,8% nel 2015 – più alta rispetto a quanto anticipato in precedenza – e +2,6% il prossimo anno. Si prevede anche un rialzo più marcato dei salari, a un tasso del 3% nel 2015 e del 3,75% nel 2016. (Lna)