Conti correnti sempre più salati per il risparmiatore italiano. Nel 2016 la spesa media di gestione di un conto corrente bancario è cresciuta di circa 1,1 euro rispetto all‘anno precedente, attestandosi a 77,6 euro, mentre le commissioni sulle aperture di credito sono rimaste stabili attorno all‘1,6% del credito accordato.
È quanto rileva Bankitalia nella sua indagine annuale sui conti correnti delle famiglie, basata sugli oneri e sulle commissioni effettivamente addebitati nel corso del 2016 a un campione di oltre 14.000 clienti, distribuiti su 618 sportelli bancari e 52 sportelli postali.
La crescita – si legge nello studio – deriva dai maggiori canoni per le carte di credito e di debito e dalle maggiori commissioni pagate per le operazioni effettuate; l’operatività media dei conti è lievemente diminuita da 144 a 143 operazioni.
Lo studio include per la prima volta 836 conti correnti online, il cui costo, pari a 14,7 euro l‘anno, è significativamente più basso rispetto ai conti tradizionali.
L‘operatività media dei conti è di poco diminuita, passando da 144 a 143 operazioni.
“Le commissioni unitarie di istruttoria veloce, applicate sugli scoperti di conto, sono diminuite sia per i conti affidati (da 29,7 a 25,5 euro) sia per quelli non affidati (da 26,9 a 19,3 euro) e sono state accompagnate da una significativa riduzione dell’ammontare degli sconfinamenti”, conclude il comunicato.