Roma – Lo stato maggiore del partito e’ in pressing affinche’ si faccia presto, ma per ora non c’e’ l’intesa e anche i tempi per la scelta del nuovo governatore della Bankitalia potrebbero slittare intorno al 20 ottobre, nel periodo in cui vedra’ la luce il decreto sviluppo. Ma la rosa, riferiscono fonti parlamentari del centrodestra, si potrebbe allargare di un nuovo nome, un ‘outsider’. In tal senso sarebbe stato sondato, spiegano le stesse fonti, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta e rappresentanti influenti del mondo cattolico.
Il nome e’ quello di Giuliano Amato, una figura istituzionale che potrebbe essere gradita al Quirinale e all’opposizione, ma sulla quale potrebbe al contempo convergere Tremonti e non dispiacere al premier. Una soluzione di ‘compromesso’ e di alto profilo, quindi. “Berlusconi ha un buon rapporto con Amato”, sottolinea un ‘big’ di via dell’Umilta’ che ricorda come l’ex premier faccia parte anche del Comitato Esecutivo di Aspen Institute Italia e sia una persona le cui doti vengono apprezzate anche dal ministro dell’Economia.
Altre fonti autorevoli del Pdl, pur confermando che il nome circola perche’ potrebbe essere gradito al Quirinale, sostengono che e’ difficilmente percorribile una strada che possa portare a palazzo Koch Giuliano Amato, “uomo – si sostiene – troppo vicino al centrosinistra”.
Il presidente del Consiglio, in realta’, preferirebbe sempre la pista Saccomanni, nome interno a palazzo Koch e figura che rappresenterebbe una soluzione di continuita’ per l’organismo di via Nazionale e di raccordo con il futuro numero uno della Bce, Mario Draghi. Pero’ – sottolineano anche fonti ministeriali – il nome di Amato potrebbe trovare una condivisione all’interno dell’esecutivo ed essere il frutto di una mediazione. “Sarebbe l’unico modo per uscire dall’impasse”,
osserva anche una figura di spicco del Pd.
Questa mattina e’ stato Berlusconi ad affrontare il tema: “E’ il presidente del Consiglio che deve fare il nome al Consiglio superiore della Banca d’Italia. Poi va sentito il Cdm e va comunicato il nome al Presidente della Repubblica”, ha ricordato il Cavaliere. “La scelta verra’ presa entro il 1° novembre”, ha assicurato ancora il Capo dell’esecutivo. Umberto Bossi anche oggi ha insistito sul nome di Vittorio Grilli: “Saccomanni non mi piace, Grilli e’ il migliore in circolazione: io punto su di lui”, ha aggiunto il ‘Senatur’. Il ministro delle Riforme ha poi ribadito la sua posizione: “Bisogna trovare una via”.