Mentre il governo si appresta a varare un piano per un’Italia cashless con incentivi per chi utilizza strumenti di pagamenti tracciabili in nome della lotta all’evasione fiscale, arrivano i dati di Bankitalia proprio sull’uso di tali strumenti da parte dei contribuenti.
Crescono i pagamenti con il bancomat
E’ l’Ansa che riporta, sulla base delle tabelle di via Nazionale, che nel secondo trimestre dell’anno le operazioni e gli importi dei pagamenti con carte di debito (tipo Bancomat) sui Pos sono aumentati.
Nel dettaglio i pagamenti tracciabili ammontano a 32,2 miliardi di euro in crescita rispetto ai 29,5 del trimestre precedente, restando al di sotto dei 33 di fine 2018.
Nello stesso periodo i bonifici aumentano anche a 1915 miliardi. Le carte di credito attive nel 2018 sono salite a 14,8 milioni contro i 13,4 dell’anno precedente e quelle di debito a 56,2 contro 54,1, mentre le prepagate sono scese a 27,5 milioni.
Sul fronte commercianti, nel 2018 il numero di Pos attivi in Italia per il pagamento con carte è salito a oltre quota 3 milioni contro i 2,4 milioni del 2017. Oltre 80mila i Pos attivi presso gli uffici postali mentre gli Atm attivi presso gli sportelli bancari erano oltre 35mila cui si aggiungono i circa 4800 attivi presso imprese o luoghi pubblici.
Incentivi in arrivo dal Governo
Numeri che rivelano come agli italiani i pagamenti digitali piacciano eccome. In merito si ricorda che al momento, la manovra di bilancio 2020 prevede l’introduzione di un super bonus da riconoscersi all’inizio del 2021 in relazione alle spese effettuate con strumenti di pagamento tracciabili, nonché l’istituzione di estrazioni e premi speciali per le spese pagate con moneta elettronica e sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti con carte di credito o bancomat.
Inoltre al tempo stesso si prevede l’abbassamento del tetto all’uso del denaro contante dall’attuale 3mila a 1000 euro.
“La morte dei contanti è arrivata” così il CFO di PayPal John Rainey.