Roma – I tassi di interesse sui titoli sovrani dell’Italia restano alti per la sfiducia dei mercati sulle capacità di crescita di un Paese privo di una chiara politica economica.
Lo ha detto il direttore centrale per la ricerca economica e le relazioni internazionali della Banca d’Italia Daniele Franco in un intervento alla Giornata del credito organizzata in Abi.
“Lo spread resta molto elevato perchè l’Italia è percepita come un Paese che ristagna, che ha un problema di crescita. La politica economica è percepita come confusa, conflittuale. L’Italia non appare un Paese compatto dietro le misure e le riforme da fare”, ha detto Franco.
Riferendosi al fatto che l’Italia è considerata un paese troppo grande per poter essere salvato, Franco ha aggiunto: “Non è l’Europa che deve salvare l’Italia ma è l’Italia che deve salvare l’area euro in questo momento”.
Intanto continua a crescere il flusso dei prestiti bancari verso famiglie e imprese ad agosto, ma si conferma anche il trend di aumento dei tassi di interesse. E’ quanto emerge dai dati diffusi da Bankitalia sul sistema bancario italiano.
Per i mutui il tasso medio ad agosto sale al 3,70% dal 3,51% di luglio e rispetto all’agosto 2010 l’aumento sfiora il punto percentuale. Frazionale crescita dei tassi sui prestiti oltre un milione di euro alle societa’ finanziarie al 3% dal 2,98% di luglio ma ad agosto dell’anno ascorso il tasso medio era al 2,04%. Nel credito al consumo il tasso medio sale al 9,23% dal 9,11% del mese precedente.
Si conferma anche il trend nell’erogazione di prestiti al settore privato con un +4,2% ad agosto sull’anno precedente rispetto al 4,3% di luglio. In lieve freneta dal 4,7% al 4,6% la crescita dei prestiti alle famiglie mentre si mantiene al 4,9% quella dei prestiti alle societa’ non finanziarie.