Roma – Il matrimonio tra Kobe Bryant e la Virtus Bologna sta per celebrarsi, ma il rapporto durera’ poco e costera’ molto caro al presidente Claudio Sabatini.
Si parla di un contratto da $3,3 milioni lordi per i primi 40 giorni del campionato italiano di pallacanestro. Significa piu’ di 300 mila dollari a partita, perche’ come ha precisato la squadra italiana, l’intesa riguarda 10 partite, “di piu’ non ci possiamo permettere”. L’accordo si fara’ al 95%, sempre che il campionato Nba, la cui prima giornata e’ fissata il primo novembre, non parta. Eventualita’ molto alta, visto che le trattative tra giocatori e societa’ sul contratto di lavoro sono ancora in stallo.
“Ringrazio Bryant e il suo agente per la disponibilita’ e per la massima collaborazione che hanno avuto. Per noi adesso e’ fondamentale chiudere il 9 ottobre e avere Kobe in campo il 9 con la Virtus Roma, i tempi sono molto stretti, ma dobbiamo farcela”, ha dichiarato un euforico Sabatini.
La conferma e’ arrivata stamattina dallo stesso avvocato, che in collegamento telefonico con Sky Sport 24, ha assicurato: “Abbiamo trovato l’accordo sulla parte economica dobbiamo solo definire alcuni particolari, ma come diceva un noto allenatore di calcio (Boskov, ex Sampdoria, NdR) ‘rigore e’ quando arbitro fischia’.
Mancano alcuni dettagli e le due firme, ma per l’annuncio potrebbe essere solo una questione di ore: “Abbiamo trovato un punto di incontro questa notte, spiega il numero uno della Canadian Solar Bologna, adesso dobbiamo procedere alla definizione di un paio di particolari, ma sarebbe folle non trovare l’intesa”.
Claudio Sabatini e’ entusiasta, il sogno di portare Kobe Bryant a Bologna e’ ormai quasi realta’ e mentre negli States si lavora per sbloccare il lock-out, il presidente della Canadian Solar si augura “che in America non trovino l’accordo per far ripartire l’Nba”. Quando il campionato di basket americano ripartira’, Bryant tornera’ a vestire la maglia giallo viola. Il contratto che lo lega ai Lakers durera’ per altri tre anni e garantira’ $83,5 milioni alla guardia piu’ volte Mvp (miglior giocatore) della stagione.
Sabatini ha tanti ringraziamenti da fare: “I grandi sono grandi veramente, l’operazione per noi ha un importo notevole, per Kobe no, ringrazio lui e il suo agente perche’ in questi anni ho trattato con campioni molto meno forti di Bryant e ho avuto molti piu’ problemi”. E se il basket italiano freme per l’imminente arrivo della stella dei Lakers, c’e’ chi non approva la scelta di Sabatini. “Le dichiarazioni di Hackett? E’ giovane, mi stava simpatico e continua a starmi simpatico”, taglia corto il presidente della Canadian Solar che non vuole replicare alle esternazioni del play-guardia di Pesaro e della Nazionale, contrario all’arrivo di Bryant.
In questo modo sono in molti a chiedersi se non si rischi di falsificare il campionato. Sulla carta le squadre che dovranno affrontare una Virtus priva del campione americano saranno infatti indubbiamente avvantaggiate.
Sabatini, tuttavia, non la pensa allo stesso modo: “Mi auguro che per l’annuncio sia solo questione di ore, dobbiamo organizzare 10 partite, ma in questo momento voglio e devo ringraziare la Lega Basket e tutti i colleghi che hanno partecipato all’operazione dando la massima collaborazione. Hanno compreso che non e’ un progetto della Virtus, ma di tutta la Lega”.
Per ammirare in azione il campione americano i tifosi bolognesi e gli appassionati di basket italiano dovranno aspettare il 10 ottobre. Il campionato e’ stato infatti allargato a 17 squadre e proprio i ritardi per l’aggiunta del team di Reyer Venezia hanno consentito a Sabatini di poter chiudere con Bryant.
“Con l’arrivo di Kobe vince il nostro sistema”, dice l’avvocato presidente delle Vu Nere. Ma la cifra che Bologna paghera’ per avere una delle piu’ grandi stelle del basket mondiale e’ giudicata da molti esagerata, in particolare in tempi di crisi come questi. Per Petrucci, numero uno della Fit, “ci saranno tagli anche nello sport”, perche’ e’ “impensabile che resti immuni dai sacrifici”.
La Virtus Bologna – dominitrice in Italia e in Europa a cavallo tra Anni 90 e inizio del nuovo millennio, non vince un titolo dal 2001, quando alzo’ al cielo anche la coppa dell’Euroleague. Le Vu Nere hanno 15 titoli di campione d’Italia in bacheca. Per aggiudicarsi i servizi del cinque volte campione dell’Nba Bryant, i bianconeri hanno dovuto superare la concorrenza dei turchi del Besiktas e di almeno una compagine cinese.
Bologna sta cercando di convincere anche l’ala argentina dei San Antonio Spurs Manu Ginobili, che ha gia’ militato nel club emiliano prima di trasferisi oltreoceano nel 2002. L’ala dei Denver Nuggets Danilo Gallinari ha gia’ firmato la settimana scorsa un contratto a breve termine con la sua ex squadra dell’Olimpia Milano.
Quando era un ragazzino la guardia dei Lakers, 33 anni, ha vissuto in Italia, dove si trovava negli ultimi due giorni per alcuni impegni presi con gli sponsor. Bryant parla molto bene italiano ed e’ legato al nostro paese, dove “sogna di tornare” e dove dice di aver imparato a palleggiare e passare la palla. Tuttavia a Milano la sua carriera rischiava di essere strozzata sul nascere. La leggenda urbana vuole che la sua insegnante delle elementari lo ritenesse “negato per lo sport”.
E’ solo un aneddoto pero’. Tra i sei e i 13 anni, Bryant ha vissuto in Italia perche’ il padre Joe Bryant ha militato nelle file di Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggiana dal 1984 al ’91. Suo padre era anche proprietario di una piccola quota della Olimpia Milano. Attualmente e’ l’allenatore della squadra femminile di Los Angeles, gli Sparks.